Ha alzato Champions League, vinto Palloni d’Oro, segnato ed esultato in tutti i più importanti stadi del mondo. Ma il “Mazza” di Ferrara e la Spal, nel loro piccolo, sono ufficialmente entrati a far parte della storia di Cristiano Ronaldo.
Proprio lì, sabato sera, CR7 ha tagliato il traguardo delle mille gare ufficiali disputate da protagonista, a partire da quando era un ragazzino e si affacciava al calcio dei grandi con la seconda squadra dello Sporting Lisbona. Perché nel conteggio delle 1000 presenze ufficiali ci sono anche due gare giocate con la squadra B dei biancoverdi, prima del debutto “vero”, quello datato 14 agosto 2002 contro l’Inter nel terzo turno preliminare di Champions League all’età di 17 anni e 190 giorni.
Alle 33 presenze nello Sporting (con 5 gol) si sono poi aggiunte le 292 con la maglia del Manchester United (118 gol), le 438 con il Real Madrid (450 gol), le 73 con la Juventus (53 gol), cui vanno sommate le 164 presenze (e 99 gol) con la maglia del Portogallo. Totale: 1000 gare giocate e 725 gol realizzati, andando in rete in 476 partite differenti, numeri semplicemente impressionanti che lo faranno ricordare per generazioni a venire.
Non solo, perché con il gol contro la Spal, il marziano portoghese ha scritto altre pagine di una storia infinita: è andato in gol per l’11esima partita consecutiva in Serie A, eguagliando Batistuta e Quagliarella; ha segnato lo stesso numero di gol in campionato della passata stagione (21), ma con tre mesi di anticipo e ancora 13 gare da disputare. Un fenomeno, inutile girarci attorno, che da quando è alla Juventus sta continuando a stupire tutti per impegno, forza, determinazione e, cosa più importante, prestazioni, sempre di livello assoluto.
Cristiano Ronaldo è entrato nel club dei “millenari”, elite calcistica comandata dall’imprendibile ex portiere inglese Shilton, capace di giocare 1377 partite in carriera. Se anche Ronaldo (che ha 35 anni) giocasse 50 partite all’anno per i prossimi cinque anni resterebbe dietro. Oltre a Shilton, altri due portieri occupano il podio: Rogerio Ceni (1227) e Ray Clemence (1114). Per il resto ci sono tanti grandi del calcio (19 prima di lui), da Roberto Carlos a Paolo Maldini, da Javier Zanetti a Ryan Giggs, da Djalma Santos a Iker Casillas. E poi c’è lui, Gigi Buffon, suo compagno di spogliatoio, con 1088 presenze in carriera.
E non c’è niente di più bello che ricevere il benvenuto in un club tanto esclusivo da un amico.
Con cui andare a caccia del trofeo più desiderato: la Champions League.