Stile

Set 02 ALBERTO E CRISTIAN ZUCCHETTA: INTAGLIATOR DI GIOIE

di Maria Vittoria Alfonsi

Alberto Zucchetta – scultore, orafo, medaglista, docente all’Istituto Statale d’Arte di Venezia, grande studioso di simbologia e arte medievale, collaboratore di varie testate per le pagine dell cultura e dell’arte, autore di numerosi saggi  sulla simbologia- le cui opere si trovano in Vaticano, in musei e collezioni  private in Italia ed all’estero,  veneziano “puro”, da decenni  vive e lavora a Verona e, con lui, vi è ora il figlio Cristian, che alla straordinaria sapienza ed abilità del  padre  unisce sapienza e spirito  dei giovani di questo millennio, trovando e creando nuove “vie dell’arte”.

Ma ecco, come lo definì Lionello Puppi :    

                 ALBERTO ZUCCHETTA, INTAGLIATOR DI GIOIE

Oltre alla mirabile, straordinaria e profonda introduzione di Vittorio Sgarbi (che ha colto, e presentato l’  “IO” di Zucchetta  nelle sue molteplici sfaccettature) , ai testi di Claudio Bellinati, Lionello Puppi, dello steso Zucchetta e di suo figlio Cristian, si resta  affascinati dalla ricchezza e bellezza delle immagini: dagli studi  di Giotto -cui si “alleano” Dante e Cangrande della Scala- alla Cappella degli Scrovegni di Padova alla Galleria degli Uffizi di Firenze, dalla Basilica di Assisi al Museo di Castelvecchio di Verona: dove la stella di Cangrande ”brilla” in tutto il suo splendore.

Un fascino segreto, che viene dunque studiato ed espresso  fra simbologia e matematica: incentrato sulla stella scaligera in oro (e pietre preziose!) del XIV secolo, che ci porta  in un mondo artistico-fiabesco, imperdibile da chiunque ama l’arte nelle sue forme storiche-eccezionali.

“Dante, Giotto e Cangrande – e il fascino discreto delle stelle” è quindi un volume irrepetibile e imperdibile, ricco di un fascino segreto  che -fra simbologia e matematica- viene ad incentrarsi sulla straordinaria stella scaligera in oro e pietre preziose che partendo, quindi, dal XIV secolo e coinvolgendo, appunto, co-protagonisti nientemeno  che tre mega-grandi quali Dante, Giotto e Cangrande, con immagini eccezionali del suo iter-creativo: dai disegni  del ‘300  allo studio di Cristian Zucchetta, che ci porta alla stella virtuale (elaborazione 3 D al PC: “dal compasso al computer”): pagine intense, nelle quali a profonda cultura si uniscono il fascino del mistero e dello splendore delle illustrazioni. E scusate se lo ripetiamo: irripetibile, e imperdibile.

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