Un po’ per raggiungere i piani più alti, un po’ per cambiare vita alla “Sliding Doors”, l’incontro (scusate il gioco di parole) tra Benetton e Andrea Incontri è proprio in un ascensore. Virtuale o reale che sia, diventa un moltiplicatore di identità, quelle che negli anni il brand ha vissuto e quelle che il direttore creativo ha imparato a interpretare nella sua professione.
Per raccontare un marchio storico italiano occorre infatti percepirne lo scorrere del tempo e attraversarne il dna, così da portarne in luce l’heritage. Ed Andrea Incontri ha questa capacità, che lo rende tanto amato, quella di saper unire passato e presente e dargli forma in una moda contemporanea e concreta. A reggere questo equilibrio è un percorso di lavorazione sartoriale su giacche, pantaloni e cappotti dove la confezione è combinata in perfezione al colore ed alle stampe. La maglia si ripete, seriale ma spontanea, nelle sue dinamiche figurative che rappresentano disegni stilizzati: il coniglio, il fiore, il fungo. Fantasie che giocano con temi più classici come il twin set da signorina bene che si diverte a completare il look con l’infinita serie di accessori.
