Auto

Mag 22 ANFIA: MERCATO EUROPEO

Secondo i dati diffusi oggi da ACEA, nel complesso dei Paesi dell’Unione europea allargata all’EFTA e al Regno Unito, ad aprile le immatricolazioni di auto ammontano a 1.080.913 unità, il 12% in più rispetto ad aprile 2023.
Nei primi quattro mesi del 2024, i volumi immatricolati raggiungono 4.476.369 unità, con una variazione positiva del 6,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
“Ad aprile 2024, il mercato europeo dell’auto recupera la flessione di marzo (-2,8%) e torna a crescere a doppia cifra (+12%), anche grazie alla disponibilità di un maggior numero di giorni lavorativi rispetto ad aprile 2023 in alcuni dei maggiori mercati – afferma Roberto Vavassori, Presidente di Anfia.
Nel quarto mese dell’anno, tutti e cinque i major market (incluso UK) registrano una performance positiva: crescono a doppia cifra la Spagna (+23,1%), la Germania (+19,8%) e la Francia (+10,9%), seguite dall’Italia (+7,7%) e dal Regno Unito, con un rialzo più contenuto (+1%).
Ad aprile, la quota di penetrazione delle vetture elettriche pure (BEV), pari al 13,4%, supera nuovamente la quota delle vetture diesel (11,6%), come nel mese precedente. In Italia, invece, l’immatricolato diesel pesa per il 14,3% delle vendite nel mese, contro l’appena 2,3% delle BEV (al 3,3% a marzo). Nel nostro Paese, essendo ormai prossima la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo schema incentivi e delle nuove risorse dopo troppi mesi di attesa, l’auspicio è che il mercato risponda prontamente, soprattutto per quanto riguarda la diffusione dei veicoli a zero emissioni.
I prossimi cinque anni – durata del mandato del futuro Parlamento Europeo – saranno cruciali per l’industria automotive in termini di posizionamento competitivo rispetto alle sfide della transizione green e digitale già in atto. La riconversione produttiva, gli investimenti in innovazione, in ricerca e sviluppo e in formazione e riqualificazione degli addetti devono porsi al centro di una strategia e di un piano di politica industriale per il futuro delle nostre impresse”.

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