A gennaio 2022, la produzione dell’industria automotive italiana ha registrato una crescita dell’1,3%, grazie a un giorno lavorativo in più rispetto allo stesso mese del 2021. In positivo anche l’indice della produzione di parti e accessori per autoveicoli, che ha registrato un aumento del 4,5%, mentre quello della fabbricazione di autoveicoli resta in perdita (-4,4%).
“Grazie al recente stanziamento, nell’ambito del decreto Energia, di un fondo per l’automotive, ci aspettiamo che le misure di incentivazione alla domanda di veicoli a zero e a bassissime emissioni e quelle per la riconversione e riqualificazione della filiera industriale daranno una spinta alla ripresa dei livelli produttivi”, ha dichiarato Gianmarco Giorda, direttore di Anfia.
Tuttavia la guerra in Ucraina “rischia di avere un pesantissimo impatto sul settore”, ha aggiunto Giorda. “L’interruzione delle forniture di cablaggi prodotti in Ucraina sta comportando, infatti, il rallentamento e anche la chiusura temporanea degli impianti di alcuni costruttori di autoveicoli, in Germania in particolare, con preoccupanti risvolti per la nostra filiera della componentistica, che esporta in questo Paese, primo mercato di destinazione, prodotti per un valore di oltre 4 miliardi di euro l’anno”.