Il 25 novembre a Verona si è tenuto JOB&Orienta, il salone dedicato a orientamento, scuola, formazione e lavoro.
All’interno del programma culturale un incontro: “Veloci come il vento. About change the future is clover than you expect”, moderato da Giorgio Sbrissa, presidente ENAIP NET, organizzato a cura di ENAIP NET (Consorzio ENAIP Regionali), EVTA (European Vocational Training Association-BE) e AsConAuto (Associazione Consorzi Concessionari Autoveicoli) con la partecipazione di Marc Aguettaz, Country Manager GIPA automotive aftermarket intelligence, Carlo Zanoni, direttore generale Accademia Formativa Martesana e Roberto Scarabel, presidente AsConAuto propone ai partecipanti, in presenza in fiera e collegati dalle aule scolastiche, significativi contributi alla riflessione sugli scenari futuri della mobilità sostenibile e del settore automotive e alla valutazione delle nuove opportunità di lavoro rese disponibili dalla profonda mutazione in atto nel mercato globale.
Il presidente AsConAuto Roberto Scarabel ha ricordaTO il valore dell’alleanza tra imprese, scuole e lavoro: “Noi possiamo contare su un vivaio di ragazzi da inserire all’interno delle nostre strutture, concessionarie, officine e carrozzerie. Offriamo un bacino di imprese per gli stage che i giovani devono effettuare, oltre a fornire docenze su argomenti specifici come le auto elettriche, per esempio.
Gli studenti che entrano nelle nostre aziende, in stage, generalmente al termine del percorso formativo sono confermati nel posto di lavoro. Infatti, i giovani hanno avuto la possibilità di acquisire le competenze necessarie sul campo, all’interno nelle nostre aziende – che sono all’avanguardia per innovazione e specializzazione tecnica.
Un grande valore per le nostre imprese, considerata la carenza di personale e la difficoltà di reperire persone già specializzate. Credo che AsConAuto possa anche aiutare a cambiare la cultura del settore e una rappresentazione superata ma ancora diffusa nel mercato: le officine oggi sono diventate quasi sale operatorie in cui tutto ciò che era manuale va riletto in chiave digitale, in un percorso che bene si adatta alle nuove generazioni e ai loro interessi.
Oggi, non va dimenticato che la riparazione di un’autoelettrica presuppone l’adozione di misure di protezione per i lavoratori coinvolti tali da renderli a volte simili ad astronuti: il tema della sicurezza di chi lavora richiede formazione tecnica idonea con dotazioni significative, attrezzature e strumenti di protezione che solo imprese che investono in qualità e formazione sono in grado di assicurare. Le scuole non sono in grado di fornire laboratori idonei, mentre le nostre imprese possono aprire le porte alle istituzioni scolastiche in un’alleanza positiva per la qualità del lavoro tecnico, sempre più specializzato che il futuro richiede al nostro comparto”.