Auto

Feb 11 Auto: il silenzio che “fa rumore”

Redazione

La  produzione di auto, in Italia, ha registrato, nel 2019, un calo del 19%, dovuto – così segnala l’Anfia, l’associazione dei costruttori italiani –  particolarmente al crollo dell’esportazione che ha visto un meno 24%. Il che significa che gli stranieri comperano sempre meno auto prodotte nel nostro Paese. Per cercare di “giustificare” si guarda alla Germania, alla Cina, iniziamo a guardare in casa nostra. A Mirafiori, sempre lo scorso anno, sono state prodotte 11.181 unità a cui si possono aggiungere le 10mila di Maserati, ma la sostanza non cambia. Nel 2018 in Italia sono state costruite 670.932 automobili, il fanalino di coda dell’Europa, con la Germania che ne ha contate 5.120.409. Siamo battuti pure dalla Slovacchia che ha certificato 1.080.000 unità. Certo, scegliere di delocalizzare il lavoro è dovuto essenzialmente a cercare di ridurre i costi ma allora cosa servono i vari attestati di World Class Manufacturing assegnati alle nostre fabbriche? La realtà brutale è questa: non siamo più un Paese produttore di automobili. Abbiamo capito che stiamo perdendo una tradizione, parte della nostra storia, che tutto il mondo ci invidiava? Il silenzio di piombo del Governo sta “ facendo rumore”, l’industria italiana dell’auto – che di fatto non esiste più – pensa solo a monetizzare. Molto presto ci verrà portato il conto, molto salato. Chi ci darà il denaro per pagarlo?
 

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