Baxter crea un’oasi di convivialità contemporanea dal sapore classico per esperienze gastronomiche indimenticabili.
A Milano si incontrano nelle tre stelle Michelin del ristorante Enrico Bartolini, all’interno del museo MUDEC. Esposizione che la città dedica alle culture extraeuropee, con l’inaugurazione della sua sede nel 2015 ha scritto una pagina importantissima del nuovo volto del quartiere del design, Tortona. La sua struttura, giocata in un equilibrio di sinusoidi e geometrie regolari, di vetro e cemento tradotti in luce diffusa e trattenuta, è insieme attraente e straniante. Qui Baxter, interpretando la volontà di dare il calore degli spazi classici, familiari, a un ambiente estremamente contemporaneo, ha creato da subito un’oasi di convivialità che oggi ha una veste rinnovata.
Già al primo passo, nel salotto d’ingresso, sentiamo l’intimità dell’accoglienza che Enrico Bartolini e la sua brigata vogliono riservarci. L’alternarsi di librerie, divani, poltrone e tavolini, dà l’immediata sensazione di trovarsi in una casa conosciuta a fondo. Il legno, le pelli morbidissime, il cuoio, sono un abbraccio e, nelle loro tonalità calde esaltano il segno di un’eleganza senza tempo. È il savoir-faire declinato nelle soluzioni componibili di Libelle o nelle linee avvolgenti di Belt; la ricerca dell’inconsueto architettonico dei tavolini Jove.
Nel patio, una foresta tropicale in cui si fanno strada i profumi del mediterraneo, invito alla scoperta sensoriale, l’atmosfera è rilassata. La collezione outdoor, con i pezzi in iroko di Himba e Hakuna Matata e le texture a mano piacevolmente ruvida, naturale, dei tessili a contrasto con le laccature di Dharma, enfatizza l’eclettismo che è alla base di questo scambio vitale e stimolante tra Enrico Bartolini e Baxter.