Il marchio di abbigliamento rende omaggio al suo fondatore con il progetto Viaggio ad Anversa: dal 4 ottobre saranno di nuovo in vendita, per un tempo limitato, una serie di capi originali degli anni Novanta-inizio Duemila. Lee Wood: «Pezzi che non hanno bisogno di essere attualizzati per piacere, ma solo di essere riscoperti e indossati nuovamente».
Riportare il passato nel presente per stare al passo con il futuro: è questa la riflessione che ha convinto Bikkembergs a lanciare il progetto Archive – Viaggio ad Anversa: 53 creazioni disegnate da Dirk Bikkembergs, che per un breve periodo di tempo tornano disponibili sul mercato, contrassegnate da una label personalizzata. Non si tratta di abiti “ispirati” a quelli disegnati dallo stilista belga, fondatore nel 1986 del brand di abbigliamento e accessori, e neppure di repliche: sono esattamente i pezzi originali, protagonisti delle sfilate degli anni Novanta-inizio Duemila.
Fanno parte della selezione, che sarà venduta online a partire dal 4 ottobre, capi recuperati dagli archivi e presenti nella memoria storica del brand, come la canottiera dedicata ai mondiali di calcio vinti dall’Italia nel 2006, la blusa con l’iconica stampa Pixel Waves e una vasta serie di capispalla, pesanti ma comodi, come montoni, caban e cappotti, che hanno contributo ad affermare il successo del concetto di Sport Couture, su cui Bikkembergs ha fondato la propria identità.
Destinatari dell’operazione sono sia la generazione più giovane che, pur non conscendo il prodotto è affascinata dell’immaginario – fatto di calcio, ricchezza e sex appeal – raccontato da Bikkembergs in quegli anni, sia i clienti storici, che non hanno mai dimenticato le sfilate nel segno dei calciatori del Fossombrone, dei campioni dello sport come Fabrizio Ravanelli usati come modelli e delle Porsche fiammanti che irrompono in passerella.