Nella cornice del Salone d’Onore della Triennale Milano, alla presenza di numerosi giornalisti l’imprenditore Brunello Cucinelli ha presentato una nuova idea di progetto, come dono per il territorio umbro, che riguarda nello specifico la medioevale frazione di Castelluccio di Norcia rimasta gravemente segnata dal terremoto del 2016.
Il progetto, che è curato dalla Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, è il dono di un’idea che mira all’opera di ricostruzione e riqualificazione del piccolo borgo umbro coerentemente con quanto già fatto per Solomeo, restaurato nel borgo e nella periferia, e Norcia, cittadina alla quale l’intera famiglia Cucinelli è particolarmente legata in virtù dello spirito benedettino che da sempre ispira l’operato della Casa di Moda di Solomeo, dove sono stati eseguiti restauri nella Torre civica, nel Teatro e nel riconsolidamento della Castellina.
Assieme ai suoi famigliari e al fraterno amico Arch. Massimo de Vico Fallani, Brunello Cucinelli ha tenuto a precisare che l’idea di fondo è stata quella di riproporre alla comunità tutta, nel profondo rispetto del suo genius loci, un borgo a misura d’uomo. Il progetto è il risultato di un lungo e accurato studio svolto sui documenti d’archivio e a stampa e fisicamente con numerosissimi sopralluoghi sul posto. Tale studio, complessivamente definibile di restauro paesaggistico nel suo più ampio significato di relazione tra natura e artificio, è stato inteso a conoscere il significato storico e artistico del nucleo urbano a confronto con il grandioso scenario naturale di cui è il fulcro, dominato dall’austero profilo del Monte Vettore.
Iniziato nel 2017 e interrotto poi per due anni durante la pandemia virale che ha aggiunto altro dolore al mondo, lo studio è stato ripreso e concluso nello scorso anno. Il tema precipuo del progetto è quello della forma del borgo e del paesaggio, concepita come risultato delle tecniche esecutive, dei dettagli decorativi e dell’ambiente geologico e floristico, seguendo i criteri dello “Ambientismo” che venne formulato dal Gustavo Giovannoni negli anni Trenta dello scorso secolo.
Brunello Cucinelli ha così commentato: “Il progetto di idee che intendiamo donare al borgo di Castelluccio come auspicio per una sua ricostruzione racconta molto di quello che è il nostro modo di vivere e di lavorare a Solomeo. Lo abbiamo pensato “in armonia con il Creato” e sempre tenendo dinanzi ai nostri occhi la priorità del pieno rispetto della dignità dei luoghi. Ho sognato che Castelluccio possa risorgere nuovamente proprio così come era prima del terremoto e questa idea che ci siamo impegnati a realizzare è un tributo alla sua straordinaria bellezza, alla sua antica storia, alla sua popolazione silenziosa, laboriosa e dignitosa. Allo stesso tempo il progetto vuol anche essere un dono pensato per un futuro ispirato alla Umana Sostenibilità così da provare a portare un significativo contribuito di bellezza all’umanità che animerà i secoli a venire”.