Fondata nel 1954, Supima é un’organizzazione americana no profit, il cui obiettivo é quello di promuovere l’uso del cotone Pima, la varietà più pregiata del cotone, caratterizzato da fibre lunghe e purissime e dalla capacità di biodegradarsi in poco tempo, garantendo una vera circolarità. Per promuovere il marchio a livello globale Supima ha istituito nel 2008 Supina Design Competition un concorso nato per sostenere i migliori talenti emergenti provenienti dalle più importanti scuole di moda statunitensi, che realizzano una capsule collection esclusivamente con questi tessuti. Quest’anno, con l’emergenza Covid-19, la consolidata rete di giovani designers si è unità a Supima per abbracciare un’incredibile iniziativa di solidarietà. L’organizzazione no profit ha infatti distribuito tessuti agli studenti che hanno cucito e confezionato mascherine e camici monouso destinati agli operatori sanitari impegnati in prima linea.
Questo cotone è coltivato esclusivamente in California e nel Sud-Ovest degli Stati Uniti, nel pieno rispetto dell’ambiente grazie alle sue caratteristiche: resistenza al pilling, assenza di inquinamento delle fibre, raccolta manuale che evita l’utilizzo di prodotti chimici, capacità di biodegradarsi entro tre mesi, garantendo una vera circolarità.
Abbiamo chiesto a Buxton Midyette, vice presidente marketing di Supima di raccontarci il loro lavoro in questo particolare periodo storico e quali brand stanno usando questo cotone.
Come state vivendo questa pandemia negli Stati Uniti e come avete organizzato il lavoro?
A New York stiamo lavorando tutti da remoto. All’inizio é stata una vera e propria sfida, ma la tecnologia, come le videochiamate, hanno permesso a Supima di essere più connessa che mai con i suoi partners. Facciamo regolarmente controlli con produttori e marchi mentre percorriamo insieme il panorama enormemente mutato a causa della pandemia. Facendo parte del settore moda, abbiamo avuto l’opportunità di aiutare i nostri fornitori medici con maschere protettive così necessarie in questo momento.
Abbiamo raggiunto la nostra rete di ex studenti che hanno partecipato alle varie edizioni della Supima Design Competition, fornendo loro tessuti di Albini e di altri produttori Supima. Finora siamo stati in grado di donare 30.000 maschere al personale essenziale. Ora stiamo guardando al futuro per decidere come organizzare al meglio i nostri eventi: la Supima Design Competition di New York, il Design Lab a Parigi e Harvest.
In termini di sostenibilità quanto conta la qualità del tessuto?
Supima e’ nota per la sua naturale morbidezza, resistenza e colore intenso e duraturo. Che si tratti di una camicia elegante, una maglia o un pregiato set di lenzuola, é facile che diventi subito il tuo pezzo preferito. Il cotone Pima è coltivato con la massima cura per l’ambiente in poco piu’ di 5000 fattorie a conduzione familiare nel Sud Ovest dell’America. Queste fattorie a conduzione familiare e tramandate da padre in figlio, riducono al minimo l’uso di input per mantenere il suolo fertile e produttivo. Usano anche le tecnologie più recenti e avanzate per massimizzare la produttività, riducendo al minimo l’uso di acqua, se non quella piovana. Supima é una fibra naturale, biodegradabile al 100% e che dura a lungo.
Con quali brand state lavorando in Italia?
Supima e’ molto fortunata a lavorare con i principali stabilimenti tessili e i migliori marchi italiani, Tra i principali stabilimenti citiamo Albini, Brugnoli, Canclini, Marzotto e Olimpias. I marchi includono invece Calzedonia, Diesel, Intimissimi, Stone Island. Sebbene siano diversi in termini di settore merceologico, ognuno ha le proprie peculiarità senza contare che tutti hanno la stessa attenzione agli standard piu’ elevati in termini di qualità, comfort e aspetto. Siamo orgogoliosi dei meravigliosi prodotti che realizzano con la fibra Pima.