Auto

Ott 22 …CALA ANCHE IL NOLEGGIO…

di Bianca Carretto

Il settore automobilistico pare intaccato in ogni parte, anche le immatricolazioni legate al noleggio di auto  e di veicoli commerciali leggeri, hanno segnato un’ulteriore contrazione nel terzo trimestre 2024, un calo complessivo del 21,9%, che riguarda – quasi in ugual misura – il lungo termine (-22,1%) e il breve termine (-19,9%). I primi  nove mesi dell’anno chiudono dunque in negativo del 7%, dati evidenziati  da Aniasa, l’Associazione che in Confindustria rappresenta il settore della mobilità pay-per-use e dalla società di analisi di mercato Dataforce.


Purtroppo questi risultati, più che una crisi del comparto, che rimane abbastanza allineato al mercato dell’auto nel suo complesso,  si confronta con il  2023 che, in particolare nel lungo termine aveva stabilito un record, perché aveva beneficiato di un ampio portafoglio ordini legato anche alle ritardate consegne del 2021 e 2022. Il noleggio a breve termine pareva nei primi mesi dell’anno avviato ad una buona crescita, ma l’accelerazione si è poco a poco disciolta, anche se il rent a car conserva quest’anno una quota del 6,7% che non si vedeva da tempo.


 “Un calo fisiologico – precisa  il Presidente Aniasa AlbertoViano-che deve rapportarsi alla complessa situazione che sta attraversando l’intero  settore automotive europeo. Il noleggio chiuderà, comunque, il 2024 con un aumento della flotta  dei veicoli, oltre 1.350.000 unità in circolazione nel nostro Paese. Con un parco auto nazionale costituito da oltre 10 milioni di vetture ante Euro 4, l’accelerazione del ricambio non può che passare da una maggiore diffusione delle forme di mobilità pay-per-use. E per favorire questa transizione va colta l’opportunità offerta dalla Legge sulla Delega Fiscale e dalla prossima Legge di Bilancio: allineare finalmente la fiscalità dell’auto aziendale con quella degli altri Paesi europei. Un graduale riequilibrio verso tali valori, almeno sulle nuove vetture elettriche ed ibride, porterebbe a una significativa diffusione di queste nel parco nazionale (in tre anni 100.000 nuove vetture alla spina in più rispetto alle previsioni), oltretutto con un ritorno sull’investimento per l’Erario del 50%. Senza contare i vantaggi in termini di riduzione delle emissioni inquinanti e di sicurezza sulle nostre strade”.

Nella classifica generale la Fiat Panda rimane il modello più scelto in assoluto, tra i clienti privati e quelli aziendali, ma nel lungo termine,  il modello più richiesto è la Bmw X1, che ha fatto un impressionante balzo in avanti,  le nuove targhe sono passate da 463 a 2.646 (quasi 6 volte tanto). A seguire  la Volkswagen Tiguan, aumentata del 41,3%. Bene anche Kia Sportage (più 13,4%), seguita dalla Volkswagen T-Roc ( più 15,6%) e dall’ Alfa Romeo Tonale, l’unica però con un risultato negativo, meno 33,9%. L’alimentazione più diffusa (44,3%) è tornata a essere quella a gasolio ,comprese le mild hybrid, le vetture a benzina hanno perso, invece, il 41% delle immatricolazioni. Le auto elettriche stanno dando un timido segnale positivo, mantenendosi sugli stessi livelli del 2023: più 0,2% con un market share del 6,3%, più alta rispetto a quella del mercato nel suo complesso.


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