Edinson Cavani ha fatto conoscere all’Inter la sua pretesa di contratto per vestire nella prossima stagione la maglia nerazzurra a parametro zero: 10 milioni netti annui. L’Inter deve rinforzare l’attacco, ha in mano i cartellini di Pianamonti e Icardi, quest’ultimo in predicato di essere confermato dal PSG, squadra alla quale è attualmente in prestito. Ma prima di avviare qualsiasi trattativa col Barcellona per Lautaro Martinez dovrebbe assicurarsi il cartellino di Timo Werner, attualmente di proprietà del Lipsia, che costa 60 milioni. Ora, se l’Inter ha davvero intenzione di cedere Lutaro, non dovrebbe avere difficoltà a chiudere velocemente la trattativa per Werner disponendo dei soldi necessari a pagare il Barça e avere così un giocatore di eccellente livello da affiancare a Lukaku. Ma se l’Inter non riesce a chiudere velocemente per l’attaccante della nazionale tedesca, allora sarà meglio che si tenga Lautaro Martinez e rinunci a vendere Pinamonti. Perché accettare di pagare un giocatore, sia pure molto bravo ma di 33 anni, ben dieci milioni a stagione e con contratto biennale sarebbe pura follia. Cavani ha un’età da “viale del tramonto”, non ha più l’agonismo e la freschezza atletica di Lautaro che davanti a se ha almeno dieci anni di carriera. A parte il fatto che a Cavani, fossi in Marotta, non proporrei neppure un contratto a 5 milioni di euro netti annui, l’Inter dovrebbe tenersi Lautaro Martinez perché difficilmente potrà trovare, anche in Timo Werner, un attaccante tanto abile in ogni settore del campo. Lautaro è uno di quegli attaccanti di rare qualità che nascono una volta ogni tanto: l’Inter ha avuto la fortuna di accasarlo, dandolo al Barcellona sarebbe come tradire i tifosi che vedono nell’argentino il simbolo di un’Inter che fu e che si è sciolta dopo il 2010. Un attacco con Martinez (o Werner), Lukaku, Pinamonti, Sanchez, Sebastiano Esposito, e gli altri due giovani che arrivano dalla Primavera, i diciannovenni Edoardo Vergani e Matias Fonseca, non avrebbe certo bisogno di andare a cercare Edinson Cavani (ma chi glieli darà mai 10 milioni netti annui?). E consentirebbe a Marotta di puntare alla soluzione Sandro Tonali per il centrocampo di Conte.
Un’ulteriore soluzione, se davvero l’Inter ha nel mirino anche Federico Chiesa e vuole costruire l’attacco più forte d’Europa, sarebbe quella di cedere alla Fiorentina i cartellini di Pinamonti e di Nainggolan per avere l’attaccante azzurro e aumentare ancora di più il potenziale d’attacco.
Intanto la data del 13 giugno per la ripartenza della Serie A non è ancora ufficiale. L’ipotesi più probabile prevede che si riprenda il campionato dai quattro recuperi Atalanta-Sassuolo, Inter-Sampdoria, Torino-Parma e Verona-Cagliari.
Intanto sta acuendosi il dissidio Lega-Sky per il pagamento dell’ultima trance dei diritti Tv. Recita il comunicato della Lega: “Il Consiglio di Lega, riunitosi oggi pomeriggio, ha confermato, per quanto riguarda il rapporto con i licenziatari dei diritti audiovisivi, la linea del rispetto dei contratti, in ottemperanza alle delibere assunte dall’Assemblea dello scorso 13 maggio. Il Consiglio di Lega ha, inoltre, analizzato le diverse ipotesi di calendario che consentano la disputa di tutte le restanti gare di Serie A e di Coppa Italia e ha deciso, nelle more dell’incontro istituzionale che si terrà giovedì con il Ministro per le Politiche giovanili e lo Sport Vincenzo Spadafora, di aggiornarsi su questo tema venerdì mattina”. Le società della Lega calcio pretendono dalle Tv il pagamento della sesta rata stagionale: 131,6 milioni di euro da Sky più altri 81 milioni da Dazn e Img, che invece chiedono uno sconto. A questo punto la contesa potrebbe spostarsi in tribunale. Sullo sfondo delle discussioni, c’è anche la proposta del ministro Spadafora di far vedere i gol “in chiaro” alla ripresa del campionato.