Anche il calcio spagnolo, come da tempo quello italiano, ha conosciuto l’Atalanta di Gian Piero Gasperini, che nello stadio deserto di Valencia, il Mestalla, ha confezionato un’impresa eccezionale. Il 4-3 finale per l’Atalanta al Mestala, che segue il 4-1 realizzato a San Siro, porta la firma di un grandissimo giocatore, Josip Ilicic, autore di tutte e quattro le reti. Ilicic è andato come a passeggio nella difesa spagnola, ha fatto quel che ha voluto partendo dalla solita fascia destra e ha tramortito il Valencia con i suoi colpi precisi. Gli spagnoli sono riusciti a reagire dopo il primo e il secondo passivo portandosi sul 3-2 con Torres. Ma già a quel punto il passaggio dei bergamaschi ai quarti di finale era scontato: per batterli, il Valencia avrebbe dovuto fare altre tre reti. Ilicic ha infranto il sogno, neppur tanto roseo degli spagnoli, quattro minuti dopo la rete di Torres mettendo poi ceralacca e timbro sulla carta della partita.
Se Ilicic è stato il protagonista stellare dell’incontro, tutta l’Atalanta ha messo in evidenza la propria condizione di mattatrice. Da Sportiello, sostituto all’ultimo momento di Gollini che secondo Sky si è lussato un mignolo; a Caldara che sembra davvero un giocatore ritrovato, puntuale nelle chiusure e molto bravo a uscire palla al piede dalla propria area; a Remo Freuler in pressing su chiunque e in grado di dare una mano in copertura quando la squadra è sbilanciata e colpisce anche una traversa con un gran destro da fuori. Insomma un’Atalanta da applausi che è riuscita a neutralizzare anche la sciocca e inutile supponenza di José Luis Palomino nell’affrontare gli avversari cercando il dribbling invece di appoggiare la palla al compagno più vicino, portiere, difensore o centrocampista che sia: ingenuo e pasticcione sul gol di Rodrigo, fuori posizione su quello di Torres, Palomino è stato l’anello debole della difesa della Dea, così come lo era stato a San Siro quando, sul 4-0, aveva commesso una sbavatura che aveva portato il Valencia sul 4-1 rimettendo in discussione il passaggio del turno nella partita di ritorno.
Faccio, per concludere, una previsione. Ai quarti di finale nessuna squadra sarà felice di incontrare questa Atalanta. E penso anche che, se non fosse stato per l’infelice inizio di campionato, la squadra di Gasperini starebbe ora battagliando, Coronavirus permettendo, con Juventus, Lazio e Inter per lo scudetto.