Roberto Mancini vuol vederci chiaro. Così a Firenze ha deciso di schierare, nell’amichevole contro la Moldavia (nazione indipendente dal 1991con modesta tradizione calcistica: è al 175 posto del ranking Fifa), una formazione di sole riserve per capire quali possano essere le alternative al titolari della Nazionale in vista sia degli europei dell’anno prossimo sia dei mondiali del 2022. Ma i ragazzi azzurri (vestiti, però, inspiegabilmente con maglietta bianca e calzoncini neri contro avversari completamente abbigliati di rosso) hanno complicato un po’ le idee al CT perché contro i rossi moldavi hanno segnato cinque reti, più un autogol, divertendosi e facendo divertire i mille spettatori del Franchi e le migliaia di fan davanti alla Tv. Il debutto di Ciccio Caputo è stato salutato con un gol, uno dei soliti di un centravanti sornione in area e pronto alla botta conclusiva. Un centravanti che, a suo tempo, avevo caldeggiato come quarto attaccante dell’Inter quando ancora non era in vista il ritorno di Pinamonti. A centrocampo ho visto un ottimo Cristante e, sulla fascia sinistra, un altrettanto ottimo El Shaaraw. Ma in generale si è vista una buona Italia, anche se l’avversario è stato davvero poco impegnante. Pur tuttavia, nel calcio spesso le partite che sembrano facili sulla carta si complicano in campo. Le riserve azzurre, con la consapevolezza di dover dimostrare il loro diritto a vestire la maglia della Nazionale, hanno giocato come se la partita non fosse amichevole, impegnandosi al massimo come singoli e come complesso.
A questo punto Mancini si trova con un attaccante trentatreenne che, oggi, in area è più concreto di Belotti e Immobile ma che l’anno prossimo avrà 34 anni, età in cui il rendimento atletico può anche calare di botto così come può restare intatto. Bryan Cristante, Manuel Locatelli, che di anni ne hanno rispettivamente 25, 22 e 20, si propongono a centrocampo con Barella, Sensi, Verratti, Jorginho e Sandro Tonali: un pacchetto, quindi, di consistente qualità che lascia abbastanza tranquillo Roberto Mancini. Esterni e difesa sono a posto, potendo il CT contare su vari elementi fra i quali l’esterno laziale Lazzari spicca in maniera determinante.
Intanto due giocatori dell’Inter sono stati contagiati da Covid, Bastoni e Skriniar che sono rientrati a Milano dalle rispettoive azionali Under 21 e slovacca. La loro assenza nel derby del 18 ottobre complica le scelte di Antonio Conte per la difesa: con De Vrij titolare sicuro, il tecnico può contare Kolarov, D’Ambrosio, Ranocchia e Darmian.