Dopo aver seguito per anni la formula 1, Luis Ruzzi si fermò a Milano assumendo un qualche incarico al Consolato d’Argentina. Poi, e qui la storia non la conosco perché persi di vista Ruzzi, Luis si occupò di calcio contribuendo all’arrivo nel campionato italiano di diversi giocatori argentini, fra cui l’attaccante Mauro Zarate che nel 2008 approdò alla Lazio. Ma secondo Ruzzi, il presidente laziale Claudio Lotito non solo non avrebbe completato a tutt’oggi il pagamento di Zarate ma avrebbe anche fatto, a proposito del giocatore anche operazioni in nero. Scrive www.corriere.it “che la storia comincia con un argentino dai capelli bianchi, Luis Ruzzi, che insegue Lotito fuori da una chiesa dove si è raccolto in preghiera — pare sia devoto alla Madonna del pozzo — chiedendogli del denaro. Ma non pochi spiccioli, non vuole l’elemosina e mentre gli uomini della scorta lo allontanano, lui grida: ‘Presidente, dobbiamo avere un sacco di soldi da lei, 3 milioni di euro, quelli che Zarate ancora non ha ricevuto’. È una scena che lo scorso febbraio si ripete due volte, sempre nello stesso luogo”. Questo racconto fa parte di un’intervista di Luis Ruzzi realizzata da Le Iene per Italia1 che l’annunciano con grande clamore. La procura federale, diretta dal procuratore capo Giuseppe Chinè, come fa di solito in questi casi, conosciuto il contenuto del servizio ha immediatamente aperto un’inchiesta sul presidente della Lazio che avrebbe pagato lo stipendio del giocatore – secondo Luis Ruzzi – attraverso una società londinese “per non versare Inps, Irpef, tutte le tasse, un’evasione importante”.
Il servizio delle Iene è slittato da martedì scorso a martedì prossimo “per dare a Lotito – dicono i giornalisti – la possibilità di replicare”. Le accuse rivolte da Ruzzi al presidente della Lazio sono pesantissime. Capo delegazione dell’Argentina ai Mondiali del ’90, nel 2008 era il procuratore di Zarate. Racconta: “Lotito ha commesso gravi irregolarità. Ci ha presentato un’offerta, 20 milioni di stipendio in 5 anni, che abbiamo accettata: va bene, firmiamo. Solo l’ultimo giorno ci ha detto: vi do 7 milioni, gli altri 13 li avrete attraverso un amico mio. E ci ha presentato Riccardo Petrucchi, un agente Fifa. Attraverso una società inglese di Petrucchi, la Pluriel Limited, avremmo dovuto avere quei soldi, che sarebbero stati versati sul conto della Moisen, creata apposta in Uruguay, a Montevideo, da Sergio Zarate, il fratello di Mauro. I soldi viaggiavano così”. Zarate, che oggi ha 33 anni e milita nel Boca Juniors, da Buenos Aires conferma via video: “È tutto vero”.
La formula di pagamento proposta da Lotito, secondo Ruzzi, fu accettata. Poi il fantasista – scrive corriere.it – non riesce più a esprimersi agli alti livelli che avevano giustificato l’investimento della Lazio, quando per i tifosi era diventato l’anti-Totti. Racconta Ruzzi: “Mauro è andato in prestito all’Inter, poi è tornato a Roma. Lo hanno messo fuori squadra, perché a ottobre Lotito ci doveva dare 3 milioni e non lo ha fatto, non li ha dati alla Pluriel». La quale Pluriel, poi, ha fatto causa e l’ha vinta, incassando quei soldi dalla Lazio. “Ma stavolta non sono stati girati a Zarate e noi vogliamo il denaro da Lotito: è stato lui a presentarci Petrucchi e ne è responsabile”.
Dopo aver spiegato perché non ha denunciato Lotito (“Non volevo creare problemi al giocatore”) le accuse di Ruzzi al presidente della Lazio si allargano, uscendo dal contesto dell’affare Zarate: “È prepotente, con lui non basta avere ragione ma occorre trovare chi te la dà. In Federazione non gli dicono niente. È stato coinvolto in Calciopoli, poi nel calcio scommesse: gli hanno arrestato il capitano (Mauri, ndr) e dopo lui gli ha fatto un altro anno di contratto. E da 17 anni gira con la polizia di Stato che lo protegge non si sa da chi, pagata con i soldi di noi contribuenti. Se una persona è in grado di fare tutto questo, ti mette paura».
La redazione de Le Iene, come dicevo, hanno rinviato a martedì 2 giugno la trasmissione con le frasi di Luis Ruzzi. Attraverso un comunicato spiegano perché: “Dopo il clamore suscitato dall’annuncio della messa in onda del servizio con le dichiarazioni di Luis Ruzzi, agente nel 2008 di Zarate, sulle modalità di pagamento del calciatore argentino, riteniamo giusto dare un diritto di replica al presidente della Lazio. Nel caso in cui Lotito non volesse cogliere quest’opportunità, il servizio sarà regolarmente in onda martedì 2 giugno. Con l’intervista a Zarate, realizzata venerdì scorso in collegamento da Buenos Aires, abbiamo ultimato il servizio che era in programma questa sera alle Iene. Nell’inchiesta di Filippo Roma e Marco Occhipinti, l’agente Luis Ruzzi ci ha raccontato come, a suo dire, sarebbe stato l’assetto societario utilizzato nel 2008 dal Presidente della Lazio per pagare parzialmente, attraverso una triangolazione in nero, l’attaccante argentino Zarate”.
Il capo della procura federale della Figc, Giuseppe Chiné, ha aperto un’inchiesta sul tesseramento di Mauro Zarate alla Lazio. L’indagine sportiva riguarda il calciatore e il legale rappresentante della società, ovvero presidente Claudio Lotito. “Al riguardo – spiegano in Figc all’Ansa – sarà acquisita la documentazione dell’inchiesta già a suo tempo svolta dalla Procura Federale sulla medesima vicenda e le immagini del servizio“.