Fra qualche ora si deciderà il futuro prossimo del calcio italiano. La prevista riunione del Consiglio Federale che fra l’altro all’ordine del giorno ha: “competizioni ufficiali professionistiche e dilettantistiche stagione sportiva 2019/20: provvedimenti conseguenti”. La Lega Serie A presenterà la proposta già conosciuta: se il campionato non potrà essere concluso sul campo, lo scudetto non sarà assegnato e non ci saranno retrocessioni a meno che non siano aritmetiche. Per i posti in Europa, invece, sarà la media punti in casa e in trasferta moltiplicata per le restanti giornate. E quelle retrocessioni bloccate sono il punto più delicato, che rischia di avere effetti collaterali sull’intero sistema. Il blocco delle retrocessioni non convince in alcun modo la Figc. La proposta alternativa arriva da Tommaso Giulini, presidente del Cagliari, appoggiato da 7-8 presidenti di A, che intende privilegiare i verdetti del campo già raggiunti: “I campionati vanno portati a termine, in particolare A e B – ha spiegato a Radio Radio -. Non troverei corretto, qualora anche la serie B non finisca, che la terza classificata salga in serie A senza i playoff e che al tempo stesso faccia retrocedere la terzultima di Serie A”. La proposta sarà ovviamente presentata nel Consiglio Federale.
Sul fronte calciomercato il presidente dela Fiorentina, Rocco Commisso, ha dato a Chiesa il via libera ma continua a richiedere 70 milioni di euro per lasciarlo partire. Mentre Beppe Marotta ha intenzione di inserire Nainggolan nella trattativa insieme a un conguaglio di una trentina di milioni. Ma Commisso pare non voglia abbassare con contropartite tecniche, solo cash. L’Inter non accetterà questa soluzione, il giocatore piace ma per ora le priorità sono per Tonali e Kumbulla. Soprattutto perché Lautaro Martinez vuole essere con l’Inter che sabato sera affronterà il Napoli, al San Paolo, nel ritorno della semifinale di Coppa Italia. Lautaro è sempre al centro dei rumors di mercato, col Barcellona che lo ha scelto come rinforzo principale per la prossima stagione, ma non può spendere i 111 milioni della clausola e l’Inter non gradisce le proposte fatte dal club catalano. Sicché Lautaro ha postato una storia sul proprio profilo Instagram con la maglia numero 10, a San Siro, mentre esulta dopo un gol. Il tutto, poi, accompagnato da due pallini, uno nero e uno azzurro, con la scritta Inter: un messaggio abbastanza chiaro. Però nei giorni scorsi, Lautaro ha più volte fatto intendere che il sogno della sua carriera giocare con Messi, non solo in Nazionale.
Dicevo di Kumbulla, il ventenne centrale albanese del Verona. La battaglia fra Inter e Juventus sta entrando nel vivo. L’Inter lo sta trattando da gennaio, il prezzo fissato dal Verona è di 28 milioni di euro fissi cui aggiungere anche dei bonus. Nei giorni scorsi l’Hellas ha incontrato anche la Juventus che si è mossa su Kumbulla, probabilmente per infastidire l’Inter ma senza fare una vera e proprio offerta. L’Inter invece è avanti anche perché ha già messo sul tavolo due proposte per il Verona: una con soldi e giocatori, fra cui il talento Salcedo; l’altra a condizioni economiche leggermente diverse perché prevederebbe l’idea inedita di lasciare Kumbulla in prestito al Verona per un’altra stagione. Alla Juventus servirebbe un blitz improvviso ‘alla Kulusevski’ per sorpassare l’Inter in questo affare. Ma prima di comprare deve vendere alcune pedine, che fra l’altro guadagnano stipendi impossibili per il Verona. E per questo, l’Inter ha ancora un vantaggio.
Sugli attaccanti, la Juventus ha chiesto Milik al Napoli, che però vorrebbe tenersi l’attaccante polacco a patto che firmi il rinnovo contrattuale. Milik costa 50 milioni e la Juve ha in mente l’inserimento di qualche giocatore, con Daniele Rugani e il centrocampista Rolando Mandragora, rientrante da Udine, in cima alla lista.