Nessun problema per l’Inter a Marassi contro il Genoa. Uno 0-3 che non ammette repliche ma rimette i rossoblù nella zona paludosa per la salvezza dove anche il Lecce sta dibattendosi. Conte ha rischierato la coppia d’attacco Lukaku-Martinez con Eriksen dietro a loro a dettare i ritmi, Brozovic e Gagliardini a centrocampo, in difesa Ranocchia ha preso il posto di De Vrij infortunato. Niente bel gioco, la squadra di Conte ha però carature individuali che possono risolvere la partita anche quando l’errore difensivo (come accaduto clamorosamente a Ranocchia sullo 0-1) potrebbe cambiare il corso della partita. Il colpo di testa vincente di Lukaku, impiegato sempre come centro-boa e la galoppata con dribbling del terzo gol appartengono a questo tipo di carature. Così come le corse e i dribbling di Moses (e c’è chi, in passato, lo ha messo in discussione!) che hanno portato al gol di Sanchez, entrato in sostituzione di Lautaro Martinez. A quest’Inter per nulla trascendentale, il Genoa ha fatto fronte come ha potuto, giocando per un conservativo 0-0. Dopo la rete di Lukaku, il Genoa ha azzardato qualcosa in più e fino a che il centrocampo, soprattutto Criscito, ha avuto forza la bilancia non è andata decisamente nella direzione nerazzurra, poi l’ingresso della coppia Sanchez-Moses e la stanchezza hanno fatto ripiombare i rossoblù nel buio assoluto.
Ora alla salvezza del Genoa ha dato un contributo fondamentale il Lecce che sul campo a Bologna ha rimontato due gol di Palacio e Soriano segnati nei primi 5 minuti ma poi, al 93.mo, ha alzato bandiera bianca quando Barrow, tutto solo in mezzo all’area salentina ha segnato a porta vuota. Il Lecce ha costruito molte occasioni nella ripresa, ha gettato il cuore in campo senza purtroppo arrivare al gol, anche per la pessima giornata di Mancuso che ha spremuto ogni energia ma ha sprecato diversi palloni insistendo nell’azione personale in luogo del passaggio al compagno smarcato. La situazione del Lecce è ora disperata, trasferta a Udine e conclusione in casa col Parma: in un campionato in cui nessuno regala niente, e lo si è visto a Bologna dalla pervicacia con cui la squadra di Mihajlovic ha cercato la vittoria sul 2-2, il Lecce dovrà conquistare sei punti sperando che il Genoa faccia un passo falso. Impresa non facile per la squadra di Liverano, soprattutto a Udine. Il Genoa dovrà incontrare il Sassuolo al Mapei Stadium e poi ospitare il Verona: per salvarsi con aritmetica certezza dovrà conquistare tre punti: e anche in questo caso non sarà impresa facile. Se le due squadre termineranno a pari punti, retrocederà il Lecce perché il Genoa ha il vantaggio negli scontri diretti.
Il Napoli ha battuto il Sassuolo con reti di Hysaj e Allan nel recupero finale: fino a questo punto il risultato è stato sempre in forse vivacizzato da due squadre ormai sicure della propria classifica e delle proprie prospettive. Il Napoli, in virtù della vittoria in coppa Italia, è già qualificato per i gironi di Europa League pur avendo la possibilità, molto aritmetica e poco concreta, di superare in Champions lo scoglio Camp Nou dove il Barcellona si presenta col pareggio esterno 1-1. Il Sassuolo, ormai pago del bel campionato disputato e impossibilitato a raggiungere un posto per l’Europa League, quindi disposto a giocare una partita aperta. Così è stato e, incredibile ma vero, il protagonista principale dell’incontro è stato il VAR che ha annullato per fuorigioco al Sassuolo ben quattro reti in 31 minuti. Non ricordo un avvenimento di questo tipo che potrebbe costituire un record da Guinness dei primati.