All’Inter è bastato un minuto di gioco per battere l’Atalanta. In quel minuto in cui è partito il cross da sinistra l’esterno D’Ambrosio, che di solito gioca basso a difendere, era già in area per i lcolpo di testa sul cross che arrivava da sinistra con Gollini, dopo un urto con un proprio difensore, costretto a uscire e a lasciare il posto a Sportiello. Dopo una vetina di minuti, condotti dall’Inter con un pressing asfissiante che partiva dagli attaccanti e toglieva all’Atalanta i ragionamenti del centrocampo, una discesa di Young con conversione verso il centro, mirabile tiro a giro e gol. L’Atalanta ha cercato di reagire ma si è trovata di fronte a una difesa rossiosa (Godin, De Vrji e Bastoni) a un centrocampo in cui Barella, mobilissimo, marcava e si proponeva e in cui Brozovic, nonostante le sue disavventure col bicchiere, agiva con lucidità ed efficacia immarcabile dai centrocampisti bergamaschi. Nulli, o quasi, Papu Gomez e Pasalic, Gasperini ha cercato aiuto da Muriel e Malinowski senza successo anche perché Conte ha richiamato Skriniar e Biraghi che hanno lasciato al polacco un solo tiro, peraltro a lato della porta di Handanovic che, in realtà non ha mai corso pericoli per via della scarsa vena di Zapata che, dal dischetto, ha calciato il pallone spedendolo in tribuna. Così l’Inter è rimasta al secondo posto, anche per la concomitante sconfitta della Lazio a Napoli. Lazio che deve avere, in Sky, un tifoso fra i titolisti perché nella striscia dell’ultima ora è comparso per molto tempo: Napoli-Lazio 1-3!
Non inganni il solo punto di distacco con cui l’Inter conclude il campionato alle spalle della Juventus (82 contro 83), bottino ben diverso da quello della passata stagione in cui la Juve aveva terminato a 90 e l’Inter a 69 punti! Se la Juventus di Sarri, che io insisto a considerare allenatore di ripiego perché la Juventus non è riuscita a liberare Pep Guardiola dal Manchester City, non avesse concluso l’ultima parte di campionato con sconfitte che ad un certo punto ne hanno messo in discussione il dritto al nono scudetto consecutivo, probabilmente il distacco dell’Inter e delle altre qualificatesi nelle posizioni valide per la champions, sarebbe stato maggiore. Perché la Juve ha perso sei punti col Milan e con la Roma, mentre l’Inter li ha persi col Bologna re Sassuolo in casa, col Verona in trasferta. L’Inter però ha già messo mano al portafogli e ha cominciato ad accontentare Conte mentre il destino di Sarri è ancora in alto mare.
A mio avviso, la sconfitta con la Roma (dopo il vantaggio Higuain a segno Kalinic e due volte Perotti) non fa testo, perché la necessità primaria della Juve non era battere i giallorossi ma è sconfiggere il Lione nel ritorno degli ottavi di Champions, Lione ch si presenterà a Torino con la rate segnata in casa e con le forze fisiche integre per lo stop del campionato francese all’inizio della pandemia di Covid. Ha giocato due giorni fa in torneo contro il PSG perdendo ai rigori ma mostrando ottima condizione atletica. Quindi Sarri ha fatto bene a far giocare contro la Roma giovani come Frabotta, Muratore, Olivieri, Vrioni: dando respiro ai titolari potrà ricarcare le pile e affrontare i francesi con una squadra ricaricata, magari disponendo anche di Paula Dybala che, secondo Sarri, “sta piuttosto bene, lo cominciamo a provare in campo e vediamo. Non so se sarà della partita. Al di là del valore del giocatore, in questo momento bisogna anche vedere l’energia che si trasmette, perché ce ne sarà bisogno in una partita così”. Su Maurizio Sarri c’è non solo l’ombra del risultato di champions ma anche quella di Max Allegri. E per allontanare i pericoli, al tecnico toscano non basterà il solito posto in finale ma dovrà portare il trofeo a Torino. Dopo 24 anni.
IL LECCE SCONFITTO IN CASA DAL PARMA PRECIPITA IN SERIE B
L’ultima giornata di campionato ha deciso anche l’ultimo posto per la retrocessione in serie B con Spal e Brescia. E’ toccato al Genoa salvarsi a spese del Lecce, sconfitto in casa dall’inesorabile Parma per 4-3. Ma anche vincendo, i salentini sarebbero precipitati nella divisione cadetta per effetto della vittoria del Genoa su un Verona piuttosto molle. Ed è un peccato, la retrocessione del Lecce visti il pareggio contro l’Inter, la vittoria contro la Lazio: ma sono stati i due scontri col Genoa a condannare la squadra di Liverani che ha pareggiato in casa e perso in trasferta 2-1 nel girone di ritorno con un errore di Mancosu dal dischetto e un’autogol di Ferreira. In serie A tornano Benevento e Crotone più la squadra che uscirà dai play off che cominciano dopo domani con i turni preliminari Chievo-Empoli e Cittadella-Frosinone. Poi lo Spezia, terzo in serie B affronterà la vincente della prima eliminatoria e il Pordenone la vincente della seconda. Infine la finale.