Uno svarione della difesa dell’Inter, l’unico ma determinante ha regalato la finale di coppa Italia al Napoli che mercoledì prossimo incontrerà la Juventus all’Olimpico di Roma. È accaduto che al 42.mo, dopo il gol a inizio partita di Eriksen su calcio d’angolo, tutti i difensori nerazzurri erano nell’area partenopea alla ricerca del 2-0. Dopo una parata peraltro neppure difficile, il portiere colombiano del Napoli, David Ospina, s’è accorto della felice posizione di Insigne, gli ha calciato la palla al bacio e l’attaccante azzurro che oltre essere veloce non è egoista, quando si è accorto che Young convergeva verso di lui per contrastarlo ha crossato verso Mertens che, liberissimo a centro area, ha pareggiato i conti.
Una sola occasione seria, per la squadra di Gattuso: ma perfettamente realizzata da due volpi inafferrabili, quali sono Insigne e Mertens.
Fino a quel momento l’Inter aveva fatto la partita e l’ha fatta per tutta la ripresa cercando di rimontare la rete subita a San Siro nell’andata. Ma Ospina, su Lukaku, su Candreva ed Eriksen ha salvato la qualificazione. Devo specificare che la difesa nerazzurra ha commesso solo quell’errore fatale, per il resto Skriniar, De Vrij e Bastoni – sia pure ancora un po’ in difetto di forma – hanno arginato e riproposto con Candreva e Young hanno ben lavorato sulle fasce, con Barella tuttocampista di movimento. All’Inter, però, sono mancati fondamentalmente tre giocatori: Brozovic, lezioso, lento e ancora in forma approssimativa soprattutto nelle aperture; Lukaku, molto generoso ma in difficoltà sui dribbling e impreciso nel tiro anche perché molto ben contrastato dal secondo gigante del Napoli, quel Koulibaly che molte squadre d’Europa stanno cercando; e, soprattutto, Lautaro Martinez che, nonostante le promesse d’impegno, sembra avere la testa già a Barcellona. Meglio di lui, per il poco che è stato in campo, Alexis Sanchez: svelto, veloce, in movimento continuo ma forse inserito troppo tardi in una contesa dalla quale il Toro stava dando ampia dimostrazione d’estraneità.
Da quel che si è visto nelle due semifinali, ritengo che la Juventus abbia qualcosa in più per aggiudicarsi la Coppa e centrare il primo obiettivo stagionale. Perché il Napoli mi è sembrato indietro di forma soprattutto nei cnetrocampisti. Ma il calcio è imprevedibile e i “folletti” partenopei di Rino Gattuso, Insigne e Mertens, pure.