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Apr 14 #CALCIOLAND-L’EUROPA DEL CALCIO STA PENSANDO ALLA RIPARTENZA. SEMIFINALI E FINALE DI COPPE TUTTE AD AGOSTO IN 15 GIORNI?

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Il calcio europeo si sta muovendo per capire le possibilità della ripartenza dei campionati. Secondo La Gazzetta dello Sport, l’Inghilterra sta pensando di far disputare tutte le gare a Wembley: e pensare che il premier Boris Johnson, recentemente guarito di Coronavirus, un mese e mezzo fa parlava di immunità di gregge e oggi si ritrova con migliaia di morti in casa. La Bundesliga tedesca potrebbe essere la prima a ripartire, magari già il 9 maggio: in Germania il Coronavirus sembra meno letale che in altri Paesi. La Ligue 1, invece, pensa a giocare dal 3 giugno, mentre in Spagna le parti non sono ancora giunte a un accordo. In Italia è ancora tutto sospeso anche se a fine aprile le società hanno chiesto analisi approfondite per tutti gli atleti in modo da riaprire alle aprtite, a porte chiuse, il 3 giugno. Al proposito l’idea, datata ieri, di ripartire con cinque cambi è dell’allenatore Claudio Ranieri. Già a novembre la FIGC aveva avanzato la proposta all’Ifab. Allora venne rigettata, ma ora lo scenario è radicalmente cambiato. E noi, di “Chi è chi dello sport e del calcio” l’avevamo riproposta un paio di settimane fa.

In campo internazionale, tengono banco le coppe organizzate dall’Uefa. Martedì 21 aprile l’organismo calcistico europeo terrà una nuova videoconferenza con le 55 federazioni nazionali. L’idea è disputare quarti di finale e semifinali delle coppe in gara unica e in campo neutro. Le date? Ad agosto, tutto in 15 giorni.

E veniamo al calciomercato, che il Coronavirus non pare aver fermato o, quanto meno, rallentato. Victor Font, candidato alla presidenza del Barcellona lancia un allarme: il club sta rischiando la bancarotta. Il capo del gruppo Si al futuro ha inviato una  lettera alla stampa: “Per molto tempo abbiamo avvertito i membri della società che il club si sta avviando verso la tempesta perfetta. Se i rischi erano grandi, ora sono diventati giganteschi. Siamo nel mezzo di una pandemia che ha fermato il pianeta e avrà effetti in tutti i settori della vita, anche nello sport. Allo stesso modo, per mesi abbiamo assistito a una vergognosa escalation di crepe nel comportamento istituzionale del club, un processo che è culminato in questi giorni con accuse e gravi rimproveri tra i membri del consiglio di amministrazione, oltre a sei improvvise dimissioni.
Il risultato – continua Font – è il pericolo di una bancarotta economica e morale verso cui il club si sta muovendo. Game over. Abbiamo vissuto la condanna del club per il caso Neymar. Aggiungiamo anche una politica sportiva irregolare, lo scioglimento del consiglio di amministrazione e la significativa riduzione delle entrate a causa della pandemia. Inoltre, la squadra – è la conclusione del candidato alla presidenza del Barça –  è in guerra civile da molte settimane contro la proprietà, con Messi che ha avuto un’aspra disputa con Bartomeu riguardo al taglio degli stipendi e con Eric Abidal per le accuse ricevute in merito al licenziamento dell’ex allenatore Ernesto Valverde”. Difficile, a questo punto, che il Barcellona tenti ancora di strappare Lautaro Martinez all’Inter pagando la clausola rescissoria di 11 milioni. Il club catalano intenderebbe inserire una contropartita tecnica per diminuire la quota contanti e il nome su cui i nerazzurri potrebbero capitolare è quello di Antoine Griezmann. Tuttavia, contro le mire non solo del Barça ma anche di altre società inglesi e tedesche, ci sarebbe la volontà di Lautaro di restare in nerazzurro: a patto, ovviamente di un consistente aumento di ingaggio rispetto al milione e mezzo (e al ricavato dai diritti d’immagine) percepito sinora.

C’è sempre, nelle intenzioni dell’Inter, la cessione di Mauro Icardi. Possibile il riscatto a 70 milioni da parte del PSG ma potrebbe tornare di moda la cessione alla Juventus, soluzione appetita da Wanda Nara, moglie-agente del giocatore. La posizione di Beppe Marotta, al riguardo, sarebbe comunque netta: solo soldi (almeno 70 milioni di euro), oppure soldi più contropartite tecniche gradite a Conte. Fra queste, un nome che potrebbe fare al caso dell’Inter è quello di Juan Cuadrado, colombiano classe 1988 in scadenza di contratto con la Juventus nel giugno del 2022 e con un valore di mercato di circa 20 milioni di euro. Per la fascia destra interista, delusa dalla mancata “esplosione” di Valentino Lazaro e il prestito di Politano al Napoli, Cuadrado sarebbe l’uomo giusto, per tecnica ed esperienza. E per raggiungere l’obiettivo Icardi, Cuadrado sarebbe uno dei giocatori che la dirigenza della Juve sarebbe disposta a sacrificare.

Il Milan, che in estate dirà addio a Zlatan Ibrahimovic e sta cercando un attaccante ancora di grande prospettiva, ma dal rendimento affidabile, sta corteggiando il polacco ventiseienne Arkadius Milik. Tutto dipenderà dalle “sostanze” che la società rossonera riuscirà a mettere insieme per affrontre il prossimo calciomercato.

 

 

 

 

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