L’Uefa ha stabilito alcune linee guida per cercare di portare a termine la stagione. Prima i campionati poi le coppe internazionali. Ma L’Uefa ammette anche la possibilità di portare a termine la stagione in modo anche diverso dal passato, aprendo alla possibilità di giocare i playoff se il calendario non potesse permettere la normale disputa di tutte le partite per terminare il campionato, che non potrà finire dopo il 3 agosto.
Se il campionato non potesse ripartire, la Uefa richiederebbe alle associazioni nazionali di selezione le squadre per le competizioni Uefa della stagione 2020/21 in base al merito sportivo nelle competizioni nazionali 2019/20. La procedura per la selezione dei club deve basarsi su principi, dice un comunicato, “obiettivi, trasparenti e non discriminatori”. Quindi, secondo la classifica al momento dell’interruzione definitiva varrà per le competizioni europee della stagione successiva. Con la Uefa che avrà la facoltà di approvare o meno le squadre proposte, qualora quelle indicate dai rispettivi paesi non avessero quei principi “obiettivi, trasparenti e non discriminatori” ai quali si fa riferimento in precedenza.
Quindi se la Serie A non dovesse partire, la classifica porterebbe Juventus, Lazio, Inter e Atalanta in Champions League; Roma e Napoli in Europa League, ai preliminari non il Milan, che attualmente è settimo, ma il Verona, che ha sì un punto in meno ma ha anche una partita da giocare, così come il Parma. E ci sono due soluzioni: o la media punti a partita, e gli scaligeri hanno fatto meglio del Milan, oppure dando 3 punti a tutte le squadre che hanno una partita ancora da giocare: anche in questo caso sarebbe il Verona a disputare i preliminari di Europa League. Sul proseguimento della stagione in giugno, Antonio Cassano in un’intervista al Corriere della Sera ha dichiarato: “Io fermerei il campionato. Come fanno a ricominciare atleti che sono fermi da due mesi? Dovrebbero giocare ogni tre giorni, ci sarebbero infortuni a raffica: una follia. Negli spogliatoi ci sono 50 persone: come si fa ad azzerare il rischio? Ci sono interessi importanti in ballo, ma non bisogna esagerare”.
Sul fronte della nostra serie A, il Corriere dello Sport riporta la proposta di una fonte che preferisce restare anonima, ma che io immagino essere politica. Anche perché nessun uomo di sport avrebbe mai pensato una ridicolaggine del genere. Dice la proposta: “Disegnare il calendario in modo che ogni squadra giochi ogni 14 giorni. Cioè le partite ogni settimana, ma sfalsate in modo tale che ogni squadra giochi ogni due. Praticamente il tempo della quarantena”.