Oggi si avrà il responso sulla ripresa del campionato. Alle 18.30 i vertici del pallone (Figc, Lega Serie A, Lega B, Lega Pro, Dilettanti, Aic, Aia) si riuniranno con il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora per un incontro dal quale può arrivare il sospirato sì per la ripartenza del campionato. Gravina ha sottolineato che lo stop totale comporterebbe un danno irreparabile per il movimento italiano (“Abbiamo già perso 500 milioni”), si attende il semaforo verde e la data definitiva sulla quale lavorare. Una frase, quella di Gravina, che ricalca la quasi totalità delle intenzioni dei club: ricominciare anche a costo di nuovi contagi, fatto che a me sembra fuori dalla logica di una lotta al Covid-19.
Il 13 giugno, comunque, è il giorno in cui la maggioranza dei club vorrebbe ricominciare, pochi hanno spinto per il 20 giugno, ma la Lega conta di avere il via libera proprio per il 13-14. In questi due giorni potrebbero disputarsi i quattro recuperi (Atalanta-Sassuolo, Inter-Sampdoria, Torino-Parma e Verona-Cagliari). Ma c’è anche un’ipotesi di far giocare in quel secondo weekend di giugno le semifinali di ritorno di Coppa Italia (Juventus-Milan e Napoli-Inter) in chiaro su Rai Uno: ipotesi fuori luogo che potrebbe procurare danni fisici ai giocatori di due squadre in lotta per lo scudetto e, di conseguenza, falsare il campionato.
Sul fronte mercato, il direttore sportivo dell’Inter, Piero Ausilio, ha parlato di Lautaro Martinez e della trattativa col Barcellona ribadendo un concetto che piacerà molto ai tifosi nerazzurri: “Per quanto riguarda Martinez c’è solo una strada che può portarlo lontano dall’Inter, che è quella del pagamento della clausola. Una clausola che esiste e scade i primi giorni di luglio, quindi non durerà a lungo. In questo periodo non stiamo affrontando il tema Lautaro con nessuno perché contiamo su di lui, è un asset importante e puntiamo su di lui. Molte società ci hanno contattato per Lautaro, tra queste la più decisa è il Barcellona, non lo nascondo, ma so cosa abbiamo loro detto: non abbiamo intenzione di venderlo, vogliamo tenere i calciatori più importanti e rinforzarci”.
Ma anche senza clausola rescissoria conterà il parere del giocatore al quale l’Inter farà bene a proporre un contratto proporzionale al suo valore tecnico-agonistico.
Sul versante Milan, il difensore norvegese Kristoffer Ajer ha stregato gli scout rossoneri: 22 anni compiuti da poco più di un mese, punto di forza del Celtic, è pronto a lasciare la Scozia per tentare il grande salto. I rossoneri sono molto interessanti perché Musacchio è un partenza e Kjaer non è sicuro della permanenza al Milan: ma la concorrenza è altissima. Il Leicester è il club che si è mosso con più decisione, ma Ajer interessa anche Paris Saint-Germain, Manchester City e, addirittura, Real Madrid. Sarà, probabilmente, asta con base a 25 milioni di euro.