Il presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani, intervistato da Il Corriere del Mezzogiorno, ha contestato duramente l’algoritmo: “Non esiste ancora alcun algoritmo perché la questione verrà affrontata la prossima settimana: deciderà il Consiglio Federale, dopo aver valutato la proposta che avanzerà l’Assemblea della Lega di A. Gli algoritmi di cui ho letto sono da codice penale, non hanno senso, forse fatti circolare ad arte. In caso di stop, poi, com’è possibile ipotizzare tre retrocessioni? Il numero delle squadre non è stato deliberato da nessuno”.
Il presidente della Figc Gabriele Gravina intervistato da Il Mattino ha spiegato cosa succederà dopo la ripresa del campionato e cosa intende per algoritmo: “Il nostro obiettivo è assegnare in campo i verdetti di questo campionato. Ho sempre sostenuto che cambiare format in corsa sarebbe stato necessario se non ci fossero state le condizioni per la ripartenza. Invece oggi è giusto che si giochino tutte le partite in programma. Polemiche sull’algoritmo? È stato sollevato molto rumore senza nemmeno conoscere di cosa di tratta. Non vogliamo chiamarlo così? Chiamiamolo criterio per la definizione delle graduatorie ispirato al merito sportivo. Se il campionato si dovesse fermare un’altra volta, non ritengo giusto, ad esempio, cristallizzare la classifica senza tenere conto delle gare che restano da giocare, con club che magari ne hanno giocate di meno rispetto ad altri. Sarà ispirato a un principio di equità e buon senso”.
Il calcio mercato continua la febbrile attività di Inter e Juventus. L’Inter ha appreso (non senza soddisfazione) che il Barcellona non può pagare la clausola di 111 milioni per acquisire il cartellino di Lautaro Martinez. Il club catalano ha offerto delle contropartite tecniche sopravvalutandole per diminuire l’esborso di contanti. All’Inter le contropartite offerte ai prezzi del Barça non interessano e il club catalano ha rimadato i discorsi a luglio, quando avrà fatto cassa. Intanto, il presidente Bartomeu ha chiesto un ulteriore taglio degli stipendi ai suoi giocatori, che durante la quarantena avevano già rinunciato al 70% dei loro ingaggi: però Messi e compagni hanno risposto picche. Marotta e Ausilio stanno lavorando su Sandro Tonali: il centrocampista del Brescia è il nome principale per il centrocampo e i contatti vanno avanti per capire l’incastro giusto da realizzare col presidente Cellino con cui non è stato ancora raggiunto un accordo di massima. Contestualmente la dirigenza nerazzurra conta di stringere al più presto col Verona per il centrale difensivo albanese Marash Kumbulla, un altro nato nel 2000. La richiesta di base del Verona è di 25 milioni.
Dalla Spagna sono sicuri, il difensore montenegrino dell’Atletico Madrid Stefan Savic è tornato a essere un obiettivo della Juventus, che in estate rinnoverà il pacchetto difensivo. Quello del ventinovenne Savic è un profilo che piace molto a Fabio Paratici, che nell’ultimo anno e mezzo ha fatto più di un tentativo per portarlo a Torino. L’ultimo lo scorso autunno, ma nonostante i contatti frequenti con il suo agente Fali Ramadani, l’affare non si concluse perché il montenegrino decise di non andare in scadenza (giugno 2020) e di prolungare il suo contratto con i colchoneros.
Ora la Juve sembra pensare nuovamente a Savic ma per acquistare il centrale servono circa 25 milioni di euro, il secondo è legato alle eventuali cessioni che la Juve può fare nella rosa dei difensori: Demiral, Rugani, e Romero, ora al Genoa ma di proprietà della Juventus, sosno cedibili.
Grandi manovre su Paul Pogba: Mino Raiola ha un piano per quest’estate per portarlo via dal Manchester United. Il problema è che dai Red Devils non arrivano segnali di apertura. Ma nessuna squadra può permettersi di pagare (20 milioni di euro all’anno) un giocatore che non vuole restare. Secondo il sito francese le10sport Raiola nei giorni scorsi ha parlato con la Juventus e ha avuto un contatto diretto con Zidane che gli ha rinnovato l’intenzione di portarlo al Real Madrid. E poi sta rinvenendo il Paris Saint-Germain – sempre secondo il sito francese – un’opzione che Pogba sta valutando. La Juve dal canto suo aspetta. Che il Manchester United abbassi le pretese sotto i 100 milioni, che il mercato in uscita possa portare soldi da poter reinvestire. Ma anche che Pogba sia disposto ad abbassarsi l’ingaggio.