ProNails Italia risponde con una petizione al grido di allarme lanciato da tutti i professionisti della bellezza di fermare un fenomeno che, nella Fase 2 del Covid-19, potrebbe portare a serie problematiche economiche e sociali: il lavoro abusivo. Oltre agli aiuti statali che tardano ad arrivare, il fenomeno dell’abusivismo è una piaga che ormai dura da troppi anni. Una proposta di legge depositata nel 2016 alla Camera dei Deputati – e che ha subito alcune modifiche – denuncia proprio il lavoro in nero fatto da chi non ha le normali condizioni di sicurezza e igiene, con tanto di dati inseriti nella proposta. Mancano ancora delle regolamentazioni ferree e decise a implementare questa lotta, così come denunce veloci e sanzioni a chi effettua e usufruisce di tali servizi.
ProNails ha dunque lanciato una petizione rivolta al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, al Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede per chiedere più tutela per il settore e proteggere la popolazione intera, esposta a un pericolo molto grave, a causa di un’inevitabile maggior diffusione dei contagi che si otterrebbero rivolgendosi a chi lavora illegalmente in casa. Marta Codato, responsabile tecnica e dell’Accademia ProNails Italia, si è fatta promotrice di questa petizione, atta a proteggere non solo i/le clienti ma anche tutti quelli che operano nel settore della bellezza e del benessere.
La raccolta firme per la petizione: “Più tutela ai consumatori e agli operatori del settore Beauty: fermiamo l’abusivismo!” viene fatta sulla piattaforma Change.org a questo link oppure sul sito www.pronails.it