Auto

Dic 17 CENTRO STUDI PROMOTOR: SERVONO INCENTIVI

di Redazione

Previsioni nere quelle fatte nel corso della conferenza stampa annuale del Centro Studi Promotor (Csp) tenutasi mercoledì 16 dicembre: il mercato automobilistico italiano chiuderà l’anno con un calo del 28% delle immatricolazioni, che si attesteranno intorno a 1.380.000 unità, un livello da anni ’70 del secolo scorso. Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Csp, i risultati sarebbero stati ancora peggiori se il Parlamento non avesse accolto l’emendamento al Decreto Rilancio presentato dall’On. Benamati per varare incentivi anche per l’acquisto di auto con alimentazioni tradizionali ma con emissioni di Co2 non superiori a 110 gr/km. Per quanto riguarda il mercato nel 2021, le incognite sono legate soprattutto all’evoluzione della pandemia, perché sebbene si possa escludere un lockdown severo come quello della scorsa primavera, non si può negare l’eventualità di una terza ondata; in questo caso le previsioni del Csp prevedono l’attestarsi delle immatricolazioni a quota 1.435 0000 unità senza incentivi e a 1.585000 con il pacchetto Benamati. Se la terza ondata non dovesse verificarsi, invece, con il pacchetto si potrebbe arrivare a 1.735.000 immatricolazioni. Infine, a prescindere da ciò che accadrà nel 2021, l’obiettivo da porsi per il 2022 è quello di recuperare un livello molto vicino alla media degli anni precedenti il crollo del 2008, ossia intorno a 2.200.000, traguardo raggiungibile soltanto con una campagna di incentivi alla rottamazione che, oltre a dare un apporto positivo alle finanze pubbliche, possono anche contribuire significativamente al contenimento delle emissioni.

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