Terza vittoria consecutiva in Champions per l’Atalanta che, dopo la pesante sconfitta sul terreno del Manchester City il 22 ottobre, non sbaglia più e vince divertendo. Una Dea anche in Europa, questa Atalanta che rifila quattro reti al Valencia, sia pure con la coppia di difensori e il temibile Rodrigo assenti, ipotecando il passaggio del turno grazie al cospicuo vantaggio con cui si presenterà nella partita di ritorno al Mestalla, il prossimo 10 marzo.
L’Atalanta ha colpito la squadra spagnola con la stessa tattica di gioco con cui colpisce gli avversari in campionato: pressing a tutto campo, ripartenze dalle fasce cross bassi per gli attaccanti e i centrocampisti che si inseriscono. Tuttavia, la spensieratezza di una squadra giovane è l’handicap di questi ragazzi che, in certe occasioni della partita, fanno esasperare il loro allenatore, Gian Piero Gasperini. Perché l’Atalanta è una squadra votata al gol e anche sul 4-0 (due gol di Hateboer, uno a testa di Ilicic e Freuler) invece di assestarsi con maggiore prudenza in difesa hanno continuato a giocare per fare gol, subendo situazioni molto pericolose in almeno due o tre tre occasioni, sprecate in maniera incredibile dagli attaccanti spagnoli. Spensieratezza e divertimento vanno bene, ma un briciolo di attenzione di più, specialmente nei fraseggi corti al limite della propria area (la rete del Valencia è arrivata proprio da un errore di questo tipo commesso da Palomino) ai giocatori bergamaschi non nuocerebbe affatto la rete di Cheryshev è stata una disattenzione generale della difesa, forse troppo sicura dei propri mezzi e troppo allegra, a volte, nella marcatura degli esterni alti del Valencia che hanno procurato, come dicevo, due o tre traversoni bassi davvero pericolosi.
Ma, occorre dirlo, la punizione per il Valencia sarebbe stata anche più pesante se in certe occasioni i giocatori di Gasperini avessero scelto meglio il passaggio finale. Comunque sia, vedere questa squadra giocare e segnare è stato un divertimento continuo. Gasperini ha lasciato in panchina Zapata, togliendo ai difensori valenciani ogni riferimento sui terminali d’attacco. Poi, al 30.mo della ripresa, Gasperini ha tolto lo stanchissimo Caldara e ha fatto entrare Zapata: il centravanti si è mangiato un gol che avrbbe portato il punteggio sul 5-1 dopo che Cheryshev aveva segnato la rete della speranza nove minuti prima.
Per questo gol, dico che a Valencia, la partita di ritorno non sarà per la Dea solo una passeggiata. Occorrerà che Gasperini catechizzi bene i suoi giocatori, raccomandando loro di essere un po’ meno spensierati – senza peraltro rinunciare alle loro caratteristiche principali – e un po’ più attenti in fase difensiva. A Valencia, in altre parole, l’Atalanta dovrà tenere più bassi i ritmi di gioco che ieri a San Siro sono stati, in certi momenti, addirittura ossessivi. Agli spagnoli, comunque, servirà un’impresa per rimontare il pesante passivo: e per farlo dovrà attaccare e scoprire la difesa che ieri non mi è parsa impeccabile. Gasperini ammette grande soddisfazione ma anche di rammarico per la rete subita: “Siamo soddisfatti, molto – ha spiegato – per un risultato così avremmo firmato. Addirittura ci resta un po’ di rammarico per il gol subito e per le occasioni concesse sul 4 a 0. Abbiamo perso troppi palloni velenosi, bisogna stare attenti perché in Spagna non sarà facile. Se vogliamo andare ai quarti, bisogna essere più precisi e andare a Valencia con personalità. La partita poteva finire con qualche gol in più, adesso c’è l’opportunità e la voglia di andare al Mestalla per dimostrare che meritiamo il passaggio del turno. Non c’è il rischio di pensare che sia già fatta – ha continuato Gasperini – partiamo da un bel vantaggio ma dovremo fare gol anche là. Non voglio una partita di sofferenza ma una squadra propositiva”. Il Mestalla spingerà molto e un gol li riaccenderà. Per questo dovremo essere bravi”. Bravi come ieri sera, a San Siro.
Stasera in campo l’Europa League per i sedicesimi di finale: Inter contro Ludogorets in Bulgaria, Roma contro Gent all’Olimpico. Fra i nerazzurri milanesi mancheranno Skriniar, sarà sostituito da Ranocchia, e Brozovic rimasti a Milano: a centrocampo dovrebbe giocare titolare Eriksen forse inizialmente accanto a Borja Valero e Vecino; in attacco riposo iniziale a Lukaku e Sanchez con Lautaro Martinez. Nella Roma rientra Kolarov e in attacco esordirà Carles Perez, attaccante spagnolo prestato dal Barcellona.