Auto

Mag 29 CHE UMILIAZIONE!

di Paolo Ciccarone

Le speranze erano altre. Sulla pista di casa Charles Leclerc sognava finalmente quella vittoria che insegue da tempo. Ma già in prova le cose si erano messe male: la sua Ferrari non solo non reggeva il passo della Red Bull di Verstappen ma nemmeno quello della Aston Martin di Alonso. Inoltre un clamoroso errore di comunicazione col suo box, che non lo ha avvisato per tempo dell’arrivo di Norris, che ha dovuto frenare per non tamponare la Ferrari, faceva scattare la penalizzazione di tre posti in griglia e il terzo posto diventava un sesto. Poi la gara. Processione con tutti in fila indiana per 54 giri, fino a quando la pioggia non ha dato un po’ di pepe a una corsa noiosa senza colpi di scena. Tranne quelli di una Ferrari danneggiata (Sainz) in un tentativo di sorpasso dell’Alpine di Ocon, incredibilmente terzo in qualifica e terzo pure in gara. Una doppia delusione, per il pilota e per la Ferrari, perché se Verstappen e Alonso, nell’ordine al traguardo, hanno mostrato di avere qualcosa in più degli altri (specialmente l’olandese con una guida spettacolare), mentre a Maranello non solo hanno dovuto abdicare ai sogni di vittoria su una pista sulla carta favorevole, ma le hanno prese pure (nell’ordine) da Red Bull e Aston Martin (e fin qui nulla di nuovo) ma anche da Alpine e ancora Mercedes, che in gara con Hamilton ha rifilato 22 secondi di distacco a Leclerc nei 24 giri corsi col bagnato, mentre con l’asciutto il divario era di un secondo a vantaggio della Ferrari. Una delusione senza dubbio con l’attesa di Barcellona, pista dove arriveranno le modifiche e si capirà se si è presa la strada giusta per rimediare a una stagione nata mala e proseguita peggio, oppure se l’anno sarà tutto da buttare. I due piloti sono scoraggiati, perché per quanto impegno ci mettono, non cambia la situazione e la delusione si avverte in maniera forte. “Non so più cosa fare, ci metto impegno, ma comunque la giri non cambia niente, non so che fare e più di così non posso spingere” dice un Leclerc affranto, che sulla pista di casa ha vissuto l’ennesima delusione dopo quella dell’anno scorso (strategia sbagliata) e dell’anno precedente, con un semiasse rotto prima del via. Dall’altro lato della barricata, invece, un Verstappen che ha riconciliato i fans della bella guida sul bagnato, pelando tutti i guard rail della pista, strappando gli striscioni pubblicitari qua e là, come se stesse pattinando solo che invece di due pattini aveva sotto i piedi 1000 CV e 4 gomme di una monoposto. Incredibile, come lo è Alonso, al miglior piazzamento dell’anno e ennesimo podio consecutivo. Loro a Monaco se la sono goduta, altri, a Monaco, hanno pianto ancora una volta e subito gli eventi…

Foto: Twitter Scuderia Ferrari @ScuderiaFerrari

.
.

SEGUICI SU INSTAGRAM

SEGUICI SU FACEBOOK

Facebook Pagelike Widget
Top