Potrebbe essere il giorno giusto, il più lungo, quello che tutti i tifosi napoletani aspettano da 33 anni. Questa sera a Udine saranno in 14.000, ma a Napoli molti di più. La città freme ha voglia di far esplodere la festa, tutto è pronto e basterà un pareggio a Udine per far sì che tutto abbia inizio.
Intanto ieri sera la Lazio che avrebbe potuto, non vincendo, dare al Napoli la matematica certezza della vittoria del campionato, ha vinto contro il Sassuolo ed ha ripreso la sua corsa al secondo posto. Brava la Lazio a scrollarsi dalla schiena la sconfitta di domenica a Milano e a riprendersi contro il solito ben organizzato Sassuolo: 2 a 0 il risultato finale, goal di Anderson nel primo tempo e di Basic nei minuti di recupero.
Vince la Juventus che ritrova finalmente il suo attaccante principe Vlahović, con un bellissimo goal chiude la partita e consolida il terzo posto in classifica che, per ora, le permetterebbe di entrare in Champions sapendo che i punti accumulati potrebbero non bastare per via delle decisioni del tribunale sportivo che ancora devono arrivare a Torino. Va in scena una partita divertente che nel primo tempo vede prima un goal annullato dal Var al Lecce e dopo la Juventus che passa in vantaggio con un goal su calcio di punizione di Paredes, il suo primo con la Juventus.
Il Lecce che, come al solito, dimostra un’organizzazione e un gioco pregevole, trova il pareggio sul finale del primo tempo con un calcio di rigore, nel secondo tempo la partita scorre veloce con occasioni da entrambe le parti ma è la Juve a chiudere il gioco con una gran girata di Vlahović che finalmente torna a sorridere.
A Verona va in scena la miglior Inter degli ultimi due mesi: vince 6 e 0 travolgendo gli scaligeri e ora si trova al quarto posto in solitaria. Ottima prestazione dei nerazzurri che a livello di gioco avevano sempre offerto delle buone prestazioni ma deficit andando spesso sottoporta. Questa volta gli attaccanti dell’Inter dimostrano la giusta cattiveria: doppietta di Dzeco e Lautaro ma ad aprire le danze è un autogol di Gaich, poi il raddoppio meraviglioso di Calhanouglu. Il Milan frena in casa con la Cremonese ed evita la beffa della sconfitta nei minuti di recupero, purtroppo per i rossoneri e per Mister Pioli, ancora una volta a tradire sono i giocatori che fino ad oggi sono stati meno impegnati. E’ chiaro a tutti che la rosa del Milan sembra essere meno competitiva: bei rincalzi rispetto a quello che la dirigenza rossonera si aspettava. Ora il Milan è sesto in classifica con Roma e Atalanta, Roma che ha la rosa più corta di tutte secondo Mourinho, ma ha un cuore enorme e pareggia a Monza una partita molto delicata.
Segnaliamo a fine partita un Mourinho show che critica l’arbitro e manda messaggi alla società, così come solo lui sa farà mediaticamente unico. L’Atalanta di rincorsa c’è e ci sarà fino alla fine, ci aspetta un week end pieno di scontri decisivi: Roma, Inter, Lazio, Milan, Atalanta e Juventus… ne vedremo delle belle.
(foto Corriere TV)