E’ uno degli account Instagram più divertenti e ironici perché, con fotomontaggi e foto trovate sul web ironizza sull’immagine patinata di stilisti e personaggi della moda. Di lui pochi conoscono la vera identità e, dato che ci tiene a mantenere l’anonimato, abbiamo anche noi custodito il suo vero nome. Quello che possiamo dirvi è che si firma @crispino21, che lavora nel mondo dell’editoria e dei magazine di moda dal 1987 e che si è laureato in architettura con una tesi storica su Luigi Cagnola, un milanese doc!
Lo abbiamo intervistato per conoscere come è nata l’idea di questo profilo ig e soprattutto per sapere cosa ne pensano gli stilisti che vengono immortalati in pose fuori dal loro habitat naturale
Come è nata l’idea di questa pagina?
La pagina instagram è nata soprattutto con foto “ rimaneggiate” di Anna Wintour, che stimo molto e allo stesso tempo mi diverte. Il mitico direttore di Vogue America negli anni si è un po’ trasformata in un personaggio da fumetto, dai tratti super riconoscibili (caschetto e occhiali CHANEL). Per anni è stata la protagonista assoluta della mia pagina e, poverina, le ho davvero fatto di tutto tanto che la figlia Bee Shaffer mi aveva addirittura bloccato! Pian piano ho introdotto altri personaggi: la Regina Elisabetta, Donatella Versace, Karl Lagerfeld, Marc Jacobs e altri stilisti. Un crescendo di post e di followers soprattutto negli ultimi due anni dove, a causa del Covid, sono venute a mancare tantissime occasioni d’incontro per questo settore e Anna Wintour era abbastanza sparita visto che la maggior parte delle sfilate erano in digitale.
Perché il nome @crispino21 ?
Il nome @Crispino21 è assolutamente casuale, non volevo mettere il mio ed Instagram ha deciso così (il 21 però è per me un numero fortunato).
Quali sono i personaggi che si prestano maggiormente a questa ironia?
Il designer Marc Jacobs è diventato negli ultimi anni il mio più fedele follower! Commenta puntualmente i miei post e devo dire che dimostra sempre grande ironia. Katie Grand, stilista e giornalista inglese è stata invece una delle prime a seguirmi e qualche anno fa mi chiese di rielaborare, per il sito, 3 copertine di LOVE, in occasione dei 10 anni del giornale ( mi chiese però di non usare Anna Wintour ma la Regina Elisabetta). Ultimamente mi segue e commenta anche Alessandro Michele il direttore creativo di Gucci, curiosi i suoi emoji con ciliegine e non i soliti cuori.
Alcune “vignette” sono diventate dei veri e propri meme: quali ti piacciono di più e quali sono i più amati?
I disegni più amati spesso sono quelli più facili e immediati. Piacciono sempre quelli con i fumetti, quelli che io chiamo “ matematica della moda”, cioè sommando un immagine ad un altra si ottiene un look di sfilata. Spesso quelli troppo sofisticati non hanno il successo sperato, forse sono fin troppo ragionati . Un pizzico di erotismo, qualche volta ci casco, crea sempre molta ilarità, come la serie recente con la povera Madonna, ma sempre senza esagerare e senza essere troppo volgari.
Quale sarà l’evoluzione del tuo progetto? Quali porte ti piacerebbe si aprissero?
In realtà non ho in mente nessuna evoluzione. Mi sveglio la mattina, navigo sui social e produco quando trovo delle immagini che mi ispirano. Non so sinceramente se mai si apriranno delle porte, se non appunto sporadiche collaborazioni con giornali o siti. La scorsa primavera mi aveva contattato Selfridges da Londra per una campagna, poi sono spariti nel nulla, tipico degli inglesi. Forse farò un libricino per raccogliere “The best of” ma di base sono pigro…vedremo.