Chiara Boni festeggia l’inizio della sua carriera. Era il 1971 quando aprì a Firenze la sua prima Boutique con una linea che firma con con l’etichetta “You Tarzan me Jane”. In questi anni frequenta il gruppo GFT dove le tendenze del design, dell’architettura e della moda si mescolano per trovare nuove vie d’espressione. Per la moda italiana è un periodo di ricerca, rigore e essenzialità. Chiara Boni raggiunge il successo negli anni ’80 con abiti sensuali, ironici, ricchi di dettagli capaci di rendere la figura più femminile.
Nel 1985 stipula un accordo con il Gruppo Finanziario Tessile che conduce alla nascita della “Chiara Boni S.p.A”. Il Gruppo Finanziaro Tessile progetta e realizza – in collaborazione con l’élite dello stilismo internazionale quali Ungaro, Armani e Valentino – prestigiose collezioni di prêt-à-porter femminile, maschile e sportswear. Chiara Boni entra nella stessa ottica e riconferma il suo successo, proponendo le sue collezioni anche nei mercati internazionali. E proprio con il GFT che Chiara Boni porta avanti un ambizioso progetto in Cina, dove sono stati aperti 10 punti vendita diretti, dedicati anche alla linea maschile realizzata con tessuti italiani e manifattura cinese.
Nel 2001, in seguito alle cessioni dei marchi da parte del Gruppo Finanziario Tessile, la stilista riacquista tutte le quote del marchio “Chiara Boni”.
La voglia di una continua sperimentazione la spinge a partecipare, per la prima volta nel Gennaio del 2004, alle sfilate di Alta Moda. Roma diventa la passerella di Chiara Boni le successive tre stagioni. La parentesi sperimentale dell’haute-couture rappresenta l’unica attività stilistica svolta durante il quinquennio dell’impegno istituzionale come Assessore per l’Immagine e la Comunicazione della Regione Toscana.
Nel proseguire la strategia di sviluppo sigla poi un accordo di licenza con la Maison Elena della Rocca per la Collezione abiti da sposa, espressione di eleganza e armonia. Nel 2008 presenta a Pitti Immagine-Bimbo la prima collezione “Chiara Boni Girl”, prodotta dalla Madisom Moda Srl, un’azienda specializzata in tessuti knitwear e abbigliamento al dettaglio.
Per la P/E 2008 lancia “La Petite Robe”. Capi realizzati con un innovativo tessuto stretch, progettati per incontrare le esigenze di una donna dinamica, continuamente in viaggio. Ripiegabili in micro buste di tulle, facili da lavare e che non necessitano di stiratura. Abiti di elegante praticità. L’ideale per la valigia.
Nel 2009, al fine di sviluppare nuovi business sui mercati internazionali, attraverso canali distributivi specializzati, Chiara Boni, apre la sua azienda a un nuovo socio. E’ Maurizio Germanetti, giovane imprenditore biellese. L’appeal metropolitano della linea gode, dal 2010, della recettività del mercato americano ed ottiene consensi e visibilità nei maggiori Department Stores e Specialty Stores statunitensi. A Settembre 2019 CHIARA BONI La Petite Robe è stata la prima azienda italiana di abbigliamento femminile ad aver ottenuto la certificazione europea PEF “Product Environmental Footprint”.