L’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri (UNAR), Camera Nazionale della Moda Italiana (CNMI) e African Fashion Gate (AFG) hanno siglato un Protocollo di Intesa per tracciare, segnalare e contrastare i fenomeni discriminatori che interessano l’intera fashion industry.
La collaborazione tra le tre istituzioni, promossa da Mattia Peradotto, Coordinatore UNAR, ha diversi obiettivi: promuovere la parità di trattamento tra tutti gli attori del Sistema Moda; sensibilizzare e stimolare i professionisti, le aziende e quanti operano nel settore per favorire l’inclusione, l’integrazione e la valorizzazione delle differenze; individuare le eventuali discriminazioni nel Fashion analizzandone le cause, le conseguenze, gli effetti e proponendo soluzioni adatte; favorire con delle campagne di sensibilizzazione sia una cultura del rispetto dei diritti umani e delle pari opportunità sia la denuncia di tutte le discriminazioni sociali.
Il documento, il primo di questo tipo mai redatto in ambito Moda, è stato presentato a Milano il 20 febbraio alle ore 9.30 nella Sala Parlamentino del Fashion Hub, presso Palazzo Giureconsulti, in piazza dei Mercanti 2.
“Sono felice che questo protocollo venga firmato a Milano all’inizio di una settimana importante come quella della Fashion Week. Un protocollo che non è solo un atto formale, ma un impegno tangibile verso i valori fondamentali di diversity e inclusion che sono prioritari anche per la nostra amministrazione. La moda con la sua capacità di influenzare opinioni e percezioni può, e deve essere, un motore per il cambiamento” – dichiara Alessia Cappello, Assessora allo Sviluppo Economico e Politiche del Lavoro del Comune di Milano.