Un cambio di prospettiva potente, totale, sincero, che punta dritto al cuore. Soprattutto, una risposta immediata al nostro bisogno di ripartire, dopo lo stop forzato imposto dalla pandemia. È il messaggio della campagna Primavera-Estate 2022 di Coccinelle, affidata alla direzione artistica di Giampaolo Sgura e Anna Dello Russo. Ideata come un racconto cinematografico la campagna è stata realizzata in Puglia ed ha come protagonisti i suoi abitanti, solo persone vere, individuate con lo street casting nelle piazze e nelle vie di Savelletri, Speziale, Lecce, Monopoli, terra d’origine della coppia di creativi “alla regia” ed epicentro di quell’eccellenza artigiana ispirazione dell’ultima collezione Coccinelle. Così, la foto di moda patinata cede il passo alla verità di scatti spontanei, rigorosamente senza filtri.
Prima parte, Back Together. Sottotitolo, Abbracciamoci e Abbracciamoci più forte. Interpreti principali: solo persone che si vogliono bene davvero, nessuna recita, in una sequenza di attimi di felicità impressi in un album di famiglia. Al posto del colore, un bianco-e-nero emotivo e contemporaneo, niente è costruito, tutto respira, danza, si muove in un abbraccio che vuole propagarsi all’infinito. Ecco il legame tra madre e figlia, quello tra i fidanzati che si sono promessi in matrimonio, una mamma con il suo bambino, due sorelle gemelle, le amiche di una vita. Le loro mani stringono, sfiorano la superficie calda di una borsa, accarezzano. Si riappropriano di una sensorialità mai dimenticata. Sono mani che hanno un nome: Giorgia e Simona, Uliana e sua mamma Eva, Valentina e suo figlio Dario, Giada e Andrea, Alessio e Emanuela, Virginia e Francesco, Jiseon e Ndeye.
Parte seconda, Arti e Mestieri. Sottotitolo, Italian Excellence. Interpreti principali: una galleria di persone orgogliose del loro vissuto, arrivate in location con la divisa da lavoro di tutti i giorni – questa la richiesta di Anna Dello Russo e Giampaolo Sgura – per “accogliere” negli scatti le icon bag Cosima, Josephine e Coccinelle Beat. Il tutto affidato a un linguaggio visivo di gesti naturali – la borsa portata a tracolla, o in vita, o a bandoliera, comunque vicinissima al corpo – in un omaggio affettuoso ai manufatti del nostro saper-fare. Per l’obiettivo di Sgura posano il pescatore Nicola, 83 anni, cerata e berretto da lupo di mare, i lineamenti scolpiti dal sole e dalla salsedine; Dina, la casara in grembiule bianco, artista della mozzarella; Luciano, lo chef con la giacca immacolata; Sofija, violinista dell’orchestra Magna Grecia; Katia, che immortala feste e matrimoni con l’inseparabile fotocamera. Ognuno porta la sua sincerità, la passione per il suo lavoro. Sentimenti concreti e veri: si riparte dal cuore per andare lontano. Insieme.