Croccante fuori, morbida dentro e incredibilmente leggera: la pinsa romana è una ricetta gourmet dalla storia antica, persino precedente alla tradizionale pizza napoletana.
Legata al territorio romano ma oggi diffusa in tutta la Penisola, si distingue per un impasto a lunga lievitazione, un mix di tre farine selezionate e una forma ovale riconoscibile. Gusto autentico senza rinunciare alla digeribilità, è la regina della tavola e si presta a tantissimi abbinamenti.
Scopriamo insieme il modo migliore di prepararla, ispirandoci ad ingredienti della stagione primaverile in arrivo e, ovviamente, alle origini laziali.
Nel tutorial su come cucinare la Pinsa precotta viene spiegato dettagliatamente quali sono gli step da seguire per prepararla al meglio:
Base a temperatura ambiente. Se il prodotto si trova in frigo è necessario toglierla qualche minuto prima così da evitare sbalzi termici bruschi (lo stesso accorgimento vale per gli ingredienti che faranno da condimento);
Griglia. Chi cerca massima croccantezza con una cottura a regola d’arte può utilizzare la griglia posizionando la base a contatto diretto e senza carta da forno.
Forno statico o ventilato. Entrambe le opzioni sono buone ma vanno bilanciati gradi e tempo. Nel primo caso 250-270 gradi per 5-6 minuti, nel secondo 230-250 gradi per 4-6 minuti.
Trattandosi di una proposta romana, le prime opzioni di condimento vogliono essere un omaggio alla città eterna.
Prendiamo i grandi classici in cucina e trasformiamoli in pura meraviglia: crema di pecorino romano e pepe macinato al momento per una cacio e pepe “da paura”, oppure aggiungendo qualche petalo di guanciale croccante si otterrà sua maestà la gricia.
Salsa di pomodoro, guanciale croccante e pecorino romano rendono l’amatriciana una scelta vincente e per chi non ha paura di osare crema di uovo e pecorino, guanciale croccante e grattata di pepe per l’inconfondibile carbonara.
Se cercate invece qualcosa di più leggero e in linea con la stagione primaverile in arrivo allora via libera alla combo avocado, stracciatella e salmone con un zest di limone. Oppure zucchine, ricotta, mentuccia e pinoli tostati per un’esplosione di gusto e profumi.
Se c’è un pregio della pinsa è quello di essere leggera, sana e genuina. Ecco perché è un prodotto top da consumare sia durante un regime di controllo calorico sia per poter restare in forma. L’importante è scegliere con cura il modo di condirla.
Chi desidera gustarla senza sensi di colpa potrebbe optare per verdure di stagione: zucchine grigliate, peperoni arrostiti, pomodori confit danno colore e gusto senza appesantire. Basterà poi aggiungere una proteina per creare un pasto equilibrato: petto di tacchino, salmone affumicato o della ricotta fresca sono un’opportunità da vagliare.
E se proprio non si può rinunciare ai formaggi un po’ più ricchi allora feta sbriciolata o burrata danno il meglio di sé in combo con olive, noci e nocciole e ovviamente pomodori.
Parola d’ordine? Fantasia. Ecco il segreto per sfruttare al massimo il potenziale dellabase per pinsa precotta da condire.