Contraste da sempre ha l’ambizione di evolvere, di cambiare e di uscire delle zone di comfort. A due mesi dalla chiusura per un importante intervento architettonico e di ristrutturazione del brand, lo stellato di Via Meda riapre le sue porte al pubblico. Dopo 8 anni, la casa di Contraste cambia forma e fa di alcuni dei suoi pezzi iconici un dolce ricordo: dal celebre lampadario alla serratura da cui sbirciare dentro la cucina.
Il progetto, realizzato in collaborazione con l’architetto Luca de Bona e Debonademeo Studio, è una presa di posizione audace e rischiosa, un invito di Contraste alla sua clientela perché partecipi a un gioco.
Il tema alla base del nuovo design attinge ai concetti opposti di accoglienza e contrasto. Si tratta di un grande palco teatrale dove entrano in scena tanto gli chef e il personale quanto il cliente che diventa al tempo stesso spettatore e co-protagonista di un’esperienza unica.
Il nome del locale non è più solo un richiamo all’offerta gastronomica che ne ha costituito la fama, ma un viaggio immersivo tra sensazioni apparentemente contrastanti. I sapori dei piatti proposti trovano il loro corrispettivo nell’alternanza percettiva tra toni caldi e freddi, superfici ruvide e opache, arredi antichi e contemporanei.
Ogni stanza è ispirata a uno dei quattro elementi e concepita trasformando il vedutismo ottocentesco in un rebus. Così tra i simboli di acqua, luce, terra e aria appaiono elementi stridenti e dettagli inattesi per stimolare, allietare e sorprendere l’ospite durante i pasti. Il tutto secondo la filosofia Contraste.