Nell’abitato di Calolziocorte, alle porte di Lecco, una strada di grande traffico registrava un elevato numero di infrazioni al “Codice della Strada” in corrispondenza di un determinato incrocio semaforizzato. Lo segnalavano i cittadini e lo segnalavano anche i vigili urbani, spesso impossibilitati ad intervenire perché impegnati nella regolazione del traffico, essendo tale incrocio in prossimità di edifici scolastici frequentati da numerosi scolari. L’amministrazione calolziese ha recentemente deciso di installare l’apparecchiatura semaforica “T RED” e cioè di controllare il traffico veicolare con telecamere. A differenza di altri strumenti di rilevazione automatica, i “T RED” non hanno fili nell’asfalto, fotocellule, radar o laser, ma sono collegati alle luci proiettate dal semaforo: possono iniziare a riprendere in qualsiasi momento e lo fanno con la frequenza di 60 fotogrammi al secondo. In pratica documentano tutto quello che avviene durante il periodo in cui l’attraversamento dell’incrocio è vietato. Inoltre non necessitano di alcun cartello di preavviso. Un’amministrazione rigorosa (in gergo: “carogna”) potrebbe incominciare a riprendere quando scatta il giallo, giacché il Codice precisa che non si può attraversare neppure con il giallo. In pratica verrebbero multati tutti veicoli che passano quando il semaforo non è verde (la multa è la stessa con giallo o rosso in funzione: 167 Euri e -6 punti patente) e i veicoli che, pur fermandosi, risultassero essere oltre la linea di arresto (42 Euri), ammesso che questa sia presente e ben visibile. Così facendo, il Comune invierà moltissime multe con documentazione fotografica verificabile, delle quali oltre il 90% verrebbero annullate, se l’automobilista facesse ricorso al Giudice di pace o al Prefetto. Riguardano prevalentemente quelli che passano col giallo perché, sempre secondo il citato Codice, “durante il periodo di accensione della luce gialla, i veicoli non possono oltrepassare gli stessi punti stabiliti per l’arresto, a meno che non vi si trovino così prossimi, al momento dell’accensione della luce gialla, che non possano più arrestarsi in condizioni di sicurezza; in tal caso essi debbono sgombrare sollecitamente l’area di intersezione con opportuna prudenza”. È chiaro che quel “a meno che” apre una prateria di discrezionalità che in pratica significa due cose: il giudice del ricorso di solito annulla la sanzione e l’automobilista, quando vede giallo acceso, accelera per passare prima che scatti rosso. Comportamento opportuno da punto di vista dello “sgombero sollecito” e non proprio corretto da quello della “opportuna prudenza”. Va detto che però “fare in fretta con prudenza”, in termini automobilistici e non solo, rasenta l’ossimoro, come fu osservato dai commentatori dei Promessi Sposi a proposito del Gran Cancelliere spagnolo di Milano, Antonio Ferrer, in carrozza tra la folla meneghina (“Adelante Pedro, con juicio, si puedes”). Ma torniamo a Calolziocorte, che è zona manzoniana in quanto da quelle parti inizia il romanzo (“Quel ramo del lago di Como”), risiedono Renzo e Lucia e i “Bravi” frequentano gli incroci aspettando i parroci; il castello dell’Innominato, nella sovrastante frazione di Rossino, domina il paesaggio. Durante la taratura di messa a punto del T RED, il Comune notò che, a comportarsi da “carogna”, avrebbe potuto elevare circa 1.200 contravvenzioni al giorno (20.000 Euri/giorno in cassa, teorici). Tenendo conto dei ricorsi probabilmente “a perdere” e dell’impegno richiesto nei controlli e nella procedura, nonché (immagino) del fastidio procurabile agli automobilisti, l’amministrazione ha deciso di far partire la documentazione fotografica T RED solo allo scattare della luce rossa: da quel momento chi passa non ha scusanti, tanto più che è stato installato un cartello (non obbligatorio) di avviso del controllo automatico in funzione. Inizialmente sono state elevate quasi 300 sanzioni amministrative al giorno (il semaforo dopo le 23 lampeggia); in breve tempo, diffusasi la notizia, il loro numero è sceso alle attuali 3/5 al giorno. A Calolziocorte, agli incroci, sono diventati tutti bravi.