Subaru Italia, per far fronte alla nuova realtà difficile da decifrare e in continua evoluzione, ha elaborato una serie di contromisure che prendono in esame varie aree del business e coinvolgono tutte le persone che a più livelli fanno parte o si relazionano con l’azienda.
Nella struttura di Ala di Trento si è adottata una turnazione e un regime orario ridotto per limitare l’accesso dei dipendenti pur garantendo comunque tutte le attività. A partire dal 18 maggio, in ottemperanza a tutte le norme di sicurezza, anche gli uffici di Milano sono nuovamente accessibili per i dipendenti, anche in questo caso con una turnazione per prevenire l’affollamento dei locali. A tutti i dipendenti sono stati messi a disposizione tutti i dispositivi di protezione necessari ed è stato spedito direttamente a casa un piccolo stock di mascherine da utilizzare in ogni frangente.
Subaru a livello globale si è inoltre impegnata a dare supporto alle comunità in cui opera. In Giappone, in collaborazione con i propri fornitori, è stata avviata la produzione di schermi per il viso per gli operatori sanitari in terra nipponica. Ad aprile Subaru ha donato circa 400 di questi schermi a istituzioni mediche che operano vicino allo stabilimento di Gunma e prevede di produrne ulteriori 7.000 unità entro la fine di maggio.
Negli USA Subaru of America, insieme al supporto dei suoi due distributori indipendenti regionali, ha annunciato il suo costante impegno a sostegno delle persone colpite dall’emergenza contribuendo a fornire 50 milioni di pasti a Feeding America, la più grande organizzazione per la lotta alla fame negli Stati Uniti.