Il progetto Crida nasce dall’idea che il guardaroba possa essere senza stagioni. Gli abiti di seta, il tessuto preferito da Cristina e Daniela, si usano non solo di giorno e di sera, ma anche d’estate e d’inverno, leggeri quando fa caldo o accompagnati da maglioni e stivali quando la temperatura scende. Nonostante questa idea di stile continui a connotare il brand, durante i mesi di lockdown, mentre il mondo della moda si fermava, e si alternavano paura e voglia di rinascere, è nata una collezione invernale fatta anche di tessuti più caldi, che rispecchiavano in quel momento un desiderio di protezione ma anche di forza, unita alla consapevolezza che bisognava andare avanti. Il modello Bergamo, non poteva che chiamarsi così, è l’omaggio alla città simbolo di questa pandemia, che più di ogni altra ha sofferto ma che si è rialzata più forte di prima. È un abito che unisce il rigore del fresco lana grigio al vezzo delle maniche scese a sbuffo e al colletto baby rotondo con piccolo volant. Basta una sottile cintura di cuoio con un turchese a far capire che la donna che lo indossa è cool, grintosa ma anche dolce ed elegante. Maschile e femminile ancora di più si incontrano nel modello Brescia, in cui il principe di Galles, bianco e nero o panna e rosso, si accosta alla rouches di pizzo chantilly che ne ingentilisce le spalle e il collo. Sartorialità da uomo ma fitting seducente, con la gonna pencil che si apre in uno spacco. Sono capi che racchiudono tutta la forza delle donne che hanno pagato il prezzo più alto di questo periodo faticoso e che ora vogliono vestirsi in modo confortevole eppure speciale, per sentirsi belle ma anche pronte ad affrontare i mille impegni di una giornata.
Il modello Firenze, iconico, rimane nella versione giorno in tinta unita e a pois bianchi e neri, ma la sera si trasforma in un raffinatissimo abito lungo di chiffon con una fantasia che mescola il grigio il rosa e il panna, i colori che ci danno energia, speranza e coraggio. Il nuovo modello Spoleto è bicolor, grigio perla e panna oppure nero e rosa cipria con collo e polsi a contrasto, decisamente chic.
L’altro abito da sera si chiama Sorrento, ed è realizzato in twill color nudo e in crepe de chine blu navy, caratterizzato da un collo a corolla racchiuso da un nastro di velluto.
Campiglio, Cortina e Aosta sono tre abiti di purissimo cashmere, longuette il primo, al ginocchio e svasato il secondo, il terzo corto come un maxi-pull, con le maniche a balloon e il collo alto, adatti per ogni età e fitting femminile. La gonna Portofino a ruota in canvas verde militare è il pezzo più grintoso della collezione: abbinata ad un morbido maglioncino rosa racchiude i due volti della donna Crida, dolce e tosta, nello stesso tempo.
Il cappotto è uno solo, il Vicenza, un capospalla over con profondi spacchi laterali e cintura a vestaglia. Non può che essere blu navy, perfetto di giorno e di sera.