Auto

Mar 24 …CUPRA TRAINA SEAT…

di Bianca Carretto

Come fosse una rinascita, Seat S.A., l’azienda spagnola integrata nel gruppo Volkswagen si è buttata alle spalle le perdite che la crisi economica, legata alla pandemia, l’avevano rilegata. Un miglioramento dovuto particolarmente a Cupra, il marchio che ha dato una vera spinta al risanamento finanziario della società,  che nel 2022, ha guadagnato 68 milioni di euro, ha fatturato 10,5 miliardi di euro e ha venduto, complessivamente, quasi 386mila unità (il secondo numero più alto nella storia della società). Cupra ha venduto, nel 2022, circa 153mila veicoli e, avvicinandosi  ai prodotti premium, ha consentito un profitto superiore, arrivato a quasi 20mila euro per ogni veicolo, il 18% in più rispetto al 2021. “Cupra è il marchio delle future generazioni, identifica i loro valori – ha precisato Wayne Griffiths, ceo di Seat e Cupra – di chi cerca qualcosa di diverso da quello che guidavano i loro genitori”. Il buon andamento della qualità delle vendite di Cupra (nel 2023 potrebbe rappresentare il 50% delle immatricolazioni della società) ha già messo sulla rampa di lancio la possibilità di entrare nel mercato degli Stati Uniti, dopo essere già presente in Messico e in Australia. “L’Italia è stata protagonista – ha aggiunto Piero Vianello, direttore di Seat e Cupra in Italia – della nascita e della crescita di Cupra, avendo garantito i volumi (sono stati sfiorate 12mila unità, più 84% rispetto al 2021) e il corretto posizionamento. Cupra Leon è il modello con i clienti più giovani tra tutti i marchi distribuiti nel nostro Paese”.  Chi invece ha sofferto i brand asiatici che hanno saputo gestire meglio la mancanza di rifornimenti, è stata la storica Seat, ma nel corso dell’anno verrà accelerato anche il suo processo di trasformazione verso l’elettrificazione. Pur in un contesto economico di grande incertezza, Griffiths ha sottolineato che “i tempi difficili aiutano un’evoluzione più rapida”, tanto da essere molto positivo nei confronti del 2023 che è iniziato con 71.500 consegne nei primi due mesi, ed ha escluso che in futuro vi possano essere licenziamenti, pur chiedendo “flessibilità e stabilità”.  Il presidente pensa di poter vendere, nel medio termine, 500mila veicoli all’anno, grazie anche alla gigafactory di Seat e Vw che verrà impiantata a Valencia, diventato un polo strategico per tutto il gruppo, per democratizzare l’elettrificazione, considerando che, nel 2025, dovrebbe essere lanciata l’UrbanRebel, una piccola auto elettrica, prodotta nello stabilimento di Martorell, vicino a Barcellona, sulla piattaforma Small Bev realizzata per i veicoli a zero emissioni dove verrà costruita anche la Volkswagen ID.2.  

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