Un’idea azzeccata per una giusta causa. Miuccia Prada ha organizzato, in collaborazione con Sotheby’s un’asta on line, dal 2 al 15 ottobre. Il ricavato sarà in favore di progetti educativi dell’UNESCO.
Sotto al martello 72 lotti: Pezzi unici che furono indossati durante le sfilate autunno-inverno 2020-21. Vestiti e accessori di questa stagione portati una volta sola da modelli e modelle. Le sfilate si svolsero alla Fondazione Prada in gennaio con la collezione Uomo e in febbraio con la Donna. Quest’ultima andò in scena un paio di giorni prima dei fatti di Codogno.
Cappotti e vestiti ma anche memorabilia che non sempre si pensa a conservare. Materiale da addetti ai lavori come i segna posto e gli inviti. Inoltre si potrà provare ad aggiudicarsi le polaroid che sono appese sui pannelli in backstage e il vinile con la musica a cura di Frédéric Sanchez.
Da martedì comincia la settimana della moda con la premiazione del Chi è Chi Awards. Prada, sfilerà solo in digitale giovedì 24 febbraio alle 14. Sarà la prima collezione in collaborazione con il designer belga Raf Simons (è stato a capo di Jil Sander e di Dior). Uno dei momenti più attesi di queste strane giornate.
Tornando all’asta da Sotheby’s, è stata battezzata “Tools of Memory” (strumenti di memoria) quasi a voler sottolineare che la sfilata è diventato un rito obsoleto. Il primo a capirlo fu Helmut Lang oltre dieci anni fa. Il dibattito sulla moda in digitale alla fin fine è sterile visto che, in ogni caso, come dicono i francesi in questo momento di pandemia “Il faut faire avec”.
Chi vorrà potrà andare sul sito di sothebys.com, partecipare in streaming, sfogliare il catalogo e fare un’offerta. Sarà un’occasione per cercare di aggiudicarsi pezzi unici: cappotti cammello della collezione maschile e per la donna raffinate gonne nere con le frange, abiti di organza e borse colorate. Alcuni lotti non si trovano in negozio come ad esempio due borse in Saffiano (la pelle di vitella stampata e pigmentata) turchese e verde.
Prada donerà il ricavato all’ UNESCO per finanziare la campagna Keeping Girls in the picture (Teniamo le ragazze dentro la cornice ) e la Global Education Coalition focalizzata sulla parità di genere nell’istruzione. Un argomento che sta a cuore alla stilista milanese, da sempre attenta alla condizione femminile e più in genere ai problemi sociali.
Numeri alla mano la chiusura delle scuole ha portato oltre 1,5 miliardi di ragazzi a sospendere il percorso di studi. Circa il 90 % degli studenti di tutto il mondo. Le conseguenze sono particolarmente gravi per le ragazze che, in molti Paesi, hanno, come unica ancora di salvezza, l’istruzione.
L’asta potrebbe attrarre anche i collezioni d’arte. Saranno battute due opere di Rem Koolhaas che facevano da cornice, come installazioni, alle sfilate di cui sopra: la statua dell’anti-eroe e il titano greco Atlante.