Indotto auto in allarme: tutte le city car di Fiat saranno «targate» Psa
A Thychy (Polonia) adottato il modello produttivo Peugeout. La lettera di Fca ai fornitori: smettete di produrre per noi
«Caro fornitore, vogliamo comunicare alla sua società, per conto di Fca Italy e di Fca Poland, che il progetto relativo alla piattaforma del segmento B di Fiat Chrsyler, è stato interrotto a causa di un cambiamento tecnologico in corso. Pertanto vi chiediamo di cessare immediatamente ogni attività di ricerca, sviluppo e produzione onde evitare ulteriori costi e spese». Con una lettera in inglese, Fca annuncia ai fornitori italiani e non solo, che d’ora in poi le utilitarie prodotte dal gruppo nella grande fabbrica polacca di Thychy vestiranno alla «francese». Almeno per quanto riguarda lo scheletro dell’auto: pianale, sospensioni, impianti di scarico, gruppi motopropulsori, architettura elettronica, ovvero tutto ciò che sta sotto la pelle dell’automobile. Perché nella missiva che sta gettando nel panico un bel pezzo di indotto automotive piemontese, Fiat Chrysler informa di aver raggiunto con il gruppo Psa un accordo per il quale produrrà tutte le utilitarie dello stabilimento polacco sulla base della piattaforma transalpina Psa-Cmp la base dove nascono sia auto elettriche sia a motore termico: Peugeout 208, Citroen C3 e C4, Opel Corsa. Cose che capitano nel mondo dell’auto. Una sola piattaforma (modulare) per tanti modelli di vettura. Una strategia applicata dalla maggior parte dei car maker, che permette economie di scala e risparmi notevoli: una piattaforma auto ingloba il 40% dei costi di produzione. Ed è un toccasana nei giorni della grande crisi delle vetture: Fca è in rosso per oltre un miliardo di euro nel primo semestre 2020 e soffre soprattutto il crollo delle immatricolazioni in Europa.”