Apr 21 DANIELE DALLERA – CORRIERE DELLA SERA: IL VIRUS E’ L’ANTI SPORT E NESSUNO HA DATO UN MESSAGGIO DI COMUNITA’ SPORTIVA
Cristiana Schieppati
Daniele Dallera è caporedattore redazione sport al Corriere della Sera. Gli abbiamo chiesto un parere su come cambierà il panorama sportivo nei prossimi mesi e un suo giudizio su come il mondo del calcio ha affrontato la pandemia.
Come sono cambiate le pagine del Corriere della Sera dedicate allo sport?
Il virus è l’anti sport, il suo contrario: lo sport è momento di aggregazione, il Covid impedisce tutto questo. Noi abbiamo raccontato la reazione del mondo sportivo, di chi lo guida e di chi lo interpreta. Interviste, storie e naturalmente attenti alla ripresa, al futuro, ahinoi ancora incerti.
Come credi evolverà la situazione per gli sportivi nei prossimi mesi?
Il virus rivoluzionerà lo sport, soprattutto dal lato di chi lo vede, lo guarda, intendo l’appassionato, il pubblico che va allo stadio, al palazzetto. All’inizio per prudenza stadi a porte chiuse, poi la situazione evolverà in meglio, ma non c’è dubbio che comportamenti e atteggiamenti saranno più prudenti, meno partecipativi.
Che danni globali per il settore?
Come sempre chi ci perderà di più saranno i deboli. Rischiano di sparire, se non saranno aiutate, migliaia di società (e qui non si parla solo di calcio) che sono il tessuto dello sport italiano, i dilettanti, i settori giovanili, circoli e associazioni sportive. Ci guadagneranno le televisioni e, spero, anche i giornali se sapranno cogliere il cambiamento e raccontare la rivoluzione.
Come giudichi i provvedimenti delle associazioni e federazioni di categoria e i provvedimenti intrapresi?
Come governo e regioni, sono rimaste sorprese. Comprensibile. Meno, molto meno comprensibile, anzi hanno commesso un errore madornale non avere cercato una unità nel combattere l’emergenza. Ognuno è andato per conto suo, la Federcalcio soprattutto. Il Coni, nonostante l’impegno di Malagò, non è riuscito a imporre un messaggio di comunità sportiva. L’associazione calciatori? Disastrosa. Ha parlato solo di stipendi infastidendo la gente, alle prese sì loro con problemi molto più drammatici, compreso quello di come campare. E quegli stipendi non milionari, dalla serie C in giù, non li ha difesi.