Eravamo indecisi se commentare anche noi la sentenza della giustizia sportiva che ha colpito la Juventus e i suoi ex dirigenti, ma considerato che tutto è noto e che probabilmente ci saranno altri provvedimenti e altri colpi di scena, preferiamo posticipare a quando tutto sarà concluso. Vorremmo invece provare a ribaltare il discorso e proporre delle soluzioni che aiutino il mondo del calcio a non cadere in situazioni simili.
Prendiamo proprio la Juventus come parametro, è arrivato il momento che il calcio italiano decida senza se e senza ma di investire sui settori giovanili, che costruiscano uomini e calciatori. La Juventus in questo si è mossa con lungimiranza, unica ad avere una squadra under 23 che partecipa a campionati inferiori e che, attraverso questo, porta i giovani a esordire e a giocare in prima squadra e con ottimi risultati.
Perche tutte le grandi società non seguono questo esempio ? Forse per i costi ? Perchè non investire sui giocatori e non solo sui nomi? In questi anni troppi giocatori a fine carriera sono stati strapagati (vedi Ibra- Di Maria..ecc), probabilmente togliendo spazi economici a progetti come quello dell’ Under 23. Forse è più facile sistemare i bilanci che programmare con testa e con dirigenti all’altezza. e
Quello che chiediamo e che cercheremo di ottenere da questo articolo è trovare un movimento fatto di presidenti, allenatori , direttori sportivi, che davvero smettano di parlare e lavorino con l’aiuto della Fgci a cambiare il modo di agire dall’interno. Noi fruitori finali del prodotto e noi tifosi siamo pronti e siamo stufi di un calcio fatto di numeri e non di passione. Proviamo a cambiare.
(foto Il Riformista)
