La ripartenza di Elle Weekly piace a lettori e partner del brand: il settimanale di Hearst esce il 4 giugno con il suo terzo speciale firmato #ripartiamodaqui, forte di dati che lo collocano al top tra le testate settimanali femminili.
Un successo che parte dall’ottima performance del 2019, quando Elle aveva chiuso il mese di dicembre al primo posto tra i femminili più letti, nella fascia tra i 25 e i 44 anni, conquistando una reach totale -stampa e digital- del 31% (fonte Nielsen Media Impact), circa il 16% più alta del valore medio del segmento di riferimento.
Il 2020 ha continuato con questo trend e l’emergenza sanitaria non ha fermato Elle che anzi ha confermato la sua leadership tra i settimanali femminili diffusi in edicola con un distacco di oltre 30% rispetto ai concorrenti (sono esclusi dal segmento i supplementi dei quotidiani). Proprio i mesi di lockdown hanno premiato una linea editoriale capace, una volta di più, di andare incontro alla sensibilità e alle necessità delle lettrici e per questo essere molto appealing anche dai partner: il magazine market share adv del primo quadrimestre 2020 registra la crescita di un punto percentuale rispetto allo stesso periodo del 2019, nonostante un’uscita in meno in edicola (fonte Nielsen).
In termini di total audience (Nielsen Media Impact), risultano particolarmente interessanti gli indicatori di reach e affinità della audience Elle. Valutando le singole aree di interesse, l’analisi periodica evidenzia infatti che Elle ha una concentrazione della propria audience interessata alla moda che risulta essere del 59% più elevata rispetto all’interesse della popolazione italiana; la concentrazione della propria audience interessata al beauty è più elevata del 74%; più elevata del 20% quella interessata all’entertainment (cinema e musica); del 41% quella interessata al food e del 18% quella interessata al travel. In sintesi, rispetto alla media della popolazione italiana, a Elle viene riconosciuta un’alta capacità di intercettare i target interessati ai temi cardine del brand: moda, bellezza, entertainment insieme a food e travel.
La crescita di Elle coinvolge anche l’on-line che vede in aprile 2020 vs marzo 2020 l’8% in più di utenti unici e il 4% in più di sessioni. A piacere a chi naviga sul sito di Elle sono in particolare i canali bellezza con +23% sessioni e + 21% utenti e showbiz con +32% sessioni e + 30% utenti (fonte Google Analytics). Un’analisi che dimostra anche come parlare di beauty durante il periodo più difficile dell’epidemia sia stata una scelta coraggiosa e tutt’altro che fuori luogo, anzi in linea con i desideri dell’utenza. Altra scelta premiante, in termini di crescita, quella che vede la sempre maggiore centralità del tema entertainment/cinema nel mix di contenuti di Elle.
In crescita anche i social media, con IG che fa segnare un +30% rispetto al 2019 e oggi conta 613K followers. Infine gli abbonamenti digitali, anche questi aumentati in maniera considerevole durante i mesi di lockdown con oltre 10.000 nuove sottoscrizioni.
L’interesse delle lettrici continua a manifestarsi in questi numeri dedicati a sostenere la ripartenza che offrono spunti di riflessione e stimoli su temi di forte impatto sociale ed economico per il Paese. Dopo la moda e il cinema, il terzo capitolo è dedicato alle donne e offre uno spaccato di come il lockdown abbia cambiato la consapevolezza del mondo femminile e quali opportunità abbia prodotto.
Per questo, il numero speciale in edicola domani avrà una cover che punta sul futuro e si intitolerà “Ripartiamo dalle donne. Proposte per un nuovo mondo. Sperando che sia femmina” affrontando le diverse tematiche legate alla ripresa grazie anche al contributo di personaggi di primissimo piano. L’economista Paola Profeta approfondisce il tema strillato in copertina Smartworking amico o nemico della conciliazione? e racconta come questa modalità possa valorizzare il lavoro femminile; la virologa Ilaria Capua come è cambiato il mondo della ricerca di fronte all’emergenza. La Ministra delle Pari Opportunità Elena Bonetti ricorda come le leader europee abbiano gestito meglio degli uomini l’emergenza coronavirus e i punti salienti del suo programma per un rinascimento al femminile che prevede interventi concreti per aiutare le donne nella ripresa; L’etologa ‘Jane Goodall, intervistata da Livia Firth, ci parla di un futuro più rispettoso dell’ambiente e delle fasce deboli.
“Ce lo hanno detto tutte le donne – scrive il direttore Maria Elena Viola nell’editoriale -, scienziate, economiste, politiche, designer, etologhe di prima grandezza interpellate in questo numero, che prova a tracciare le coordinate del prossimo futuro. Un futuro che, se non perdiamo tempo, è già iniziato e noi ci siamo dentro. La rete ha dato il via a nuove incredibili collaborazioni trasversali e noi siamo il motore di questo cambiamento. Sta a noi trasformarlo in rivoluzione virtuosa che può riscrivere convenzioni e paradigmi. Abbiamo l’occasione unica di immaginarlo tutto nuovo. Più umano, più giusto, più verde, più pacato, più solidale, più gentile, più inclusivo, più ottimista, più morbido. Più a nostra misura insomma. Misura di donna. Che poi è la misura di tutti quelli lasciati indietro. Anteponendo l’etica al profitto, l’equità all’interesse personale. Pur non sentendoci seconde a nessuno, abbiamo saputo – e dovuto – aspettare. Adesso basta. Troppo a lungo siamo state a bordo campo, è tempo di giocare”.
Infine Bianca Balti, protagonista della copertina, racconta di come ha vissuto il suo lockdown a Los Angeles con la figlia più piccola e di come in questo periodo di stallo abbia ripensato alle sue priorità.
Una riflessione analoga a quella compiuta da altre migliaia di lettrici in questo periodo e a cui Elle vuole offrire la propria lunga esperienza a fianco delle donne insieme a consigli, suggerimenti per vivere meglio.