Che dire… per fortuna che ci sono gli americani! La settimana della moda è salva grazie a loro che sono arrivati nuovamente a Milano per la fashion week.
Il lusso a loro piace e se è made in Italy ancora di più. Per questo gli operatori del settore hanno tirato un sospiro di sollievo nel vederli. La situazione mondiale infatti ha messo in allerta e congelato l’entusiasmo dei primi giorni, anche se nessuno si esprime ufficialmente su quello che sta succedendo e le possibili conseguenze per la moda. Quel che è certo che se il conflitto avrà lunga durata i danni si sentiranno eccome, non solo perché i russi sono degli ottimi clienti per le casse degli stilisti, ma anche perché molti brand hanno boutique e attività proprio nei paesi colpiti dalla guerra.
Ma la Milano della moda va avanti a testa alta ed inutile negare che in questi giorni abbiamo visto delle collezioni bellissime e una gran voglia di rimettersi in gioco con serietà.
Ermanno Scervino celebra la bellezza, una vera e propria ossessione per lo stilista che avvolge e protegge il corpo della donna con preziose e sofisticate forme. Quelle dei tubini di pelle, abiti corti di velluto o pizzo, ampi cappotti, piumini, giacche di shearling dai volumi avvolgenti percorsi da bagliori serici o brulicanti di ricami di ciniglia che creano effetti tattili. Tailleur doppiopetto di velluto disegnano silhouette grafiche che si fanno voluttuose nei lunghi abiti scintillanti di paillette, nelle sottovesti di pelle.
Il tema genderless è al centro di molte collezioni, specie nella valutazione delle forme dei capisalla che sono spesso unisex. Antonio Oertega ad esempio ha realizzato capi con materiali tecnici, pensati per le temperature più basse e con estrema cura al dettaglio. I volumi sono inseriti con maestria ed un approccio avantgarde come nel caso del blazer con scollo asimmetrico con maniche a palloncino. Il talentoso stilista unisce nella sua collezione ready to wear sostenibilità ed inclusione.
Un segnale forte su affermazione e autenticità femminile arriva da Elisabetta Franchi , la stilista che ha creato intorno a se un mondo di piccole donne clone che la seguono sui social e che la prendono come esempio di stile e di vita. La collezione è dedicata proprio a tutte le donne che da sempre scelgono le creazioni della maison, che vestono il brand nella vita di tutti i giorni e che ne condividono i valori. Sono tutte quelle donne che con le loro diverse personalità hanno trovato ispirazione in Elisabetta Franchi, contribuendo alle sue creazioni. In un continuo scambio fra la stilista e le sue interpreti, prende forma una collezione che segna un nuovo capitolo del marchio. E cosi dalla prima fila si alzano Sabrina Salerno, Gessica Notaro, Hofit Golan e tante donne che diventano ambasciatrici del marchio. Subito dopo la sfilata la stilista si è diretta all’aeroporto per un volo via Dubai che l’ha portata insieme alla famiglia alle Maldive, perché le donne sono così, super organizzate.
Consapevolezza anche per la donna Eleventy che sposa una funzionalità moderna e femminile a concetti di contaminazioni e stratificazioni, riportando al tema della Circolarità, nel Dna delle proposte Eleventy.
I capispalla sono pensati per essere portati in occasioni diverse e anche i modelli casual diventano meno outdoor e più glamour nell’incrocio tra stili.
Nella originale contaminazione tra generi, arrivano dall’interior design le stampe dei bomber che, ispirate alle fantasie dei plaid in nuance autunnali, sono da portare non solo nel tempo libero, ma diventano elegante alternativa sugli abiti in tecno sablè.