FAY partecipa a Pitti Uomo (dall’11 al 14 giugno 2024) raddoppiando la propria presenza: oltre a FAY ARCHIVE – già nell’edizione del gennaio scorso – gli spazi de La Polveriera a La Fortezza da Basso ospiteranno a giugno anche la Main Collection di FAY.
L’allestimento, molto scenografico, è basato sui valori fondanti di FAY e marca l’originario DNA statunitense, temperato però dal sapore del Made in Italy: dal fascino delle cittadine della East Coastamericana alla bellezza tutta italiana dei weekend in campagna; fino alle brezze salate dei grandi spazi affacciati sull’oceano… tutto è teso a sottolineare la grande versatilità dei capi FAY e FAY ARCHIVE.
MAIN COLLECTION FAY
Pensata per chi si muove in ambito urbano ma senza perdere di vista le origini (le coste ventose del Massachussetts) la nuova stagione di FAY evidenzia una costante combinazione tra una fattura artigianale, quasi sartoriale, e l’utilizzo di tessuti tecnici e performanti, come il mix di tessuti in lino/cotone e quello delle sete combinate con la lana.
Il nuovo Trench, capo simbolo della stagione, può essere definito come una rivisitazione (per sottrazione) del classico FAY 4 Ganci “lungo”: ne mantiene infatti la silouhette rigorosa, arrivando all’essenza della sua forma. Un impermeabile geometrico in cui i segni distintivi – il velluto sotto il bavero e l’etichetta sempre all’interno del pattone – da protagonisti diventano dettagli celati.
Un’altra novità è il Morning Parka, che introduce il tessuto “Pluvia” antipioggia con bottoni automatici gommati e fodera interna in tartan: sottotraccia s’intuisce un’ispirazione anglosassone, grazie anche alla manica “raglan” che consente una maggiore agilità nei movimenti, e un utilizzo più comodo, ad esempio sopra una giacca formale.
FAY ARCHIVE
Il “side-project” di FAY, nato quattro anni fa con l’obiettivo di marcare il DNA delle giacche da lavoro dei pompieri americani, è un ritorno – anche geografico – alle proprie origini: il focus dei capi che vengono presentati a La Polveriera è infatti basato sul rapporto con il mare, con i grandi spazi, con la natura, per uno stile di vita puro e autentico.
FAY ARCHIVE si presenta al Pitti con uno studio sulle origini del marchio, ispirato alla figura del “salty-dog”, termine inglese che indica il marinaio duro e puro, il lupo di mare: le atmosfere dell’allestimento prendono ispirazione dalle note dell’omonima canzone “Salty Dog” del gruppo Procol Harum, e soprattutto dalla frase iniziale del testo: “All Hands on Deck!” che può essere liberamente tradotta come “Tutti gli uomini sul ponte, tutti diano una mano!”: una metafora della vita e dei marinai che esplorano mari sconosciuti.
La linea, curata in collaborazione con Maurizio Donadi (precedenti esperienze in RRL Raph Lauren, Levi’s Vintage e Armani) è pura ed essenziale: i cotoni, lavati in modo naturale, assumono un aspetto vissuto in una palette senza eccentricità. Oltre ai materiali cotonieri, ci sono capi realizzati in un materiale performante come il nylon, per la creazione di un guardaroba che – oltre ai capispalla, comprende felpe e pantaloni cargo.
FAY ARCHIVE sottolinea la parte emozionale e poetica del marchio FAY, ispirandosi ai luoghi dove il brand è nato.