Durante la conferenza stampa “Automotive – Transizione Energetica, concorrenza e inflazione” il presidente di Federauto, Adolfo De Stefani Cosentino, ha dichiarato: “Le auto elettriche e ibride sono ormai offerte da tutti i costruttori ma esistono problemi oggettivi che ne impediscono la diffusione, rallentando il progresso nell’abbattimento delle emissioni nocive”. Quello principale è costituito dall’anzianità del parco circolante italiano, uno dei più vecchi d’Europa; ma anche dallo sviluppo delle infrastrutture di ricarica, in cui l’Italia è in serio ritardo, nonché dal costo dei modelli elettrificati, notevolmente superiore rispetto alle versioni con motori tradizionali. Per risolvere il problema, Federauto ha chiesto al governo “una seria pianificazione di incentivi, coerente con gli obiettivi della transizione energetica, destinata a supportare lo svecchiamento del parco circolante” e “il supporto a un rapido sviluppo dei carburanti Lclf (Low Carbon Liquid Fuels)”, i combustibili liquidi a basse o nulle emissioni di carbonio per garantire un contenimento efficace delle emissioni nocive.
