FENDI ha comunicato l’inizio dell’intervento di restauro della Grotta di Diana presso il giardino Estense a Tivoli, finalizzato al pieno recupero della leggibilità del ciclo decorativo e alla riapertura di uno dei luoghi più caratterizzanti e cruciali del sito.
Posta in un punto particolarmente suggestivo e panoramico di Villa d’Este, eletta Patrimonio dell’Umanità UNESCO già dal 2001, la Grotta di Diana è un ninfeo a camera a pianta cruciforme situato nella Passeggiata del Cardinale. Realizzato tra il 1570 e il 1572 da Paolo Calandrino su probabile ispirazione di Pirro Ligorio, l’architetto che progettò la Villa e il parco, l’ambiente è dedicato al piacere onesto e alla castità, personificati in Diana, dea cacciatrice e simbolo di virtù. Al suo interno sono raffigurati episodi mitologici tratti dalle Metamorfosi di Ovidio insieme a Tritoni, Nereidi e Cariatidi canefore.
Il restauro si pone in linea con gli obiettivi primari di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale prefissati dal direttore dell’Istituto Autonomo Villa Adriana e Villa d’Este, Andrea Bruciati, che ha fortemente voluto questa partnership con un’azienda legata alla ricerca del bello, come FENDI, già protagonista di interventi simili in passato, attraverso il progetto di ‘FENDI for Fountains’ con il restauro di varie fontane simbolo di Roma come la Fontana di Trevi, il Complesso delle Quattro Fontane, la Mostra dell’Acqua Paola, la Fontana del Mosè, la Fontana del Peschiera e la Mostra della nuova Acqua Vergine, fino al più recente Tempio di Venere e Roma al Palatino.