Mi sono sempre vestita di rosso per sentirmi bella. Mi ricordo una volta il mio oggi ex marito mi fece togliere un vestito di quel colore perchè diceva che mi stava male e che ero troppo appariscente. Mi confessò poi che, dato che era geloso, mi aveva detto così. Non indossai più abiti rossi per non offenderlo. Solo oggi ho riflettuto su quel piccolo gesto che per gelosia mi aveva fatto sentire sbagliata. A raccontare la violenza sulle donne non devono essere gli uomini, devono essere le donne. Un uomo non capisce le ferite, non comprende il nostro mondo e la rivoluzione “sentimentale e culturale” deve partire da noi . Sabina Belli, CEO di Pomellato ha promosso un dibattito al Teatro Manzoni di Milano proprio sulle radici della violenza, pensate una donna su tre nella sua vita ne ha vissuta una. Lo stress sociale modifica il cervello, ma non siamo animali, dobbiamo imparare a dominare i nostri istinti. Ho sempre pensato: gli uomini uccidono le donne e le donne uccidono i figli. Ma quanto lavoro occorre fare per imparare a dominare, controllare, comprendere, umanizzare i nostri gesti. Sempre di più vedo violenza e mancanza di rispetto per chi ci circonda e credo che il senso civico vada afferrato fin dall’infanzia e che ci vogliano figure emblematiche, esempi di persone per bene, leader che ci facciano vedere la giusta strada. Non personaggi di facciata, persone per bene veramente. Se cambio lavoro vado a lavorare da H&M che nell’edizione 2023 della classifica di Forbes sulle migliori aziende al mondo per le donne è tra le prime 10 aziende su 400, occupando la posizione numero uno nella categoria abbigliamento e calzature. Al primo posto l’azienda di assicurazioni francese Maif, Estée Lauder al secondo. Per scoprire le altre cliccate qui.
Ma andiamo oltre e iniziamo dalla cellulite, che sempre affligge noi donne. Sembra infatti che più che le labbra a canotto e il rinofiller, il problema che assale noi donne sia proprio la cellulite. Me l’ha confidato il bel Riccardo Midolo, Medico Chirurgo esperto in Medicina Estetica e Rigenerativa, Direttore sanitario di LabQuarantadue che, insieme alla fondatrice e direttrice generale Jessica Altieri, ha sviluppato protocolli integrati di diagnosi e trattamento. Lo studio ha sede a Milano e Brescia (indovinate chi me l’ha fatto scoprire?) e mi hanno fatto provare alcuni prodotti strepitosi a base di bava di lumaca e un trattamento viso (senza aghi eh che ho paura!) che tornata a casa mia figlia mi ha chiesto se avevo fatto una lampada! Ho saputo che anche Alfonso Signorini ha creato una linea beauty in collaborazione con Layla Cosmetica che si chiama Fluid. Non so, ci devo pensare.
Ma parliamo di donne ed editoria. Stefania Arcari di 10 corso Como, lei che di cultura se ne intende, mi ha regalato il libro su Karl Lagerfeld scritto da Marie Ottavi, giornalista che segue la moda per Libération, il quotidiano più di sinistra che c’è in Francia. Una figura centrale per l’industria della moda e del lusso, infatti è improbabile che si parli di Chanel o Fendi senza fare anche il suo nome. Leggerò anche l’ autobiografia di Chiara Boni , scritta con Daniela Fedi, che racconta la sua vita, i suoi amori e l’intuizione di aver creato l’abito adatto a tutte che si ripiega in una valigia. Barbara Stefanelli ha presentato il suo “LOVE HARDER, le ragazze iraniane camminano davanti a noi” raccogliendo le storie delle ribelli iraniane e delle madri, dei fratelli, padri e compagni che ne hanno sostenuto la battaglia . Pagano col sangue il coraggio di mettere i propri corpi di traverso a un sistema che è vecchio, sessista, illiberale, determinato a spegnerne in fretta la rivolta. «Il regime ci sventra», ripetono, raccontando di abusi, accecamenti, sparizioni, finti suicidi. Ma la loro rivoluzione è fatta anche di canzoni, di colori e di arte, di solidarietà che corre tra regioni lontane e scavalca le frontiere. Fino a interrogarci: quanto saremmo capaci oggi – noi che ci sentiamo al riparo – di batterci per la libertà? La nostra, quella degli altri, quella delle nostre figlie e dei nostri figli, che consideriamo già in salvo? Ci rifletto tutti i giorni cara Barbara e ti ringrazio per questo libro bellissimo. Se siete di passaggio in Francia andate in edicola e comprate il nuovo numero, il sesto, di Le Journal d’Ines ( de la Fressange) la più chic delle parigine che torna per condividere la sua preziosa moda, bellezza, buoni indirizzi, idee regalo e decorazioni. I consigli di una donna elegante sono sempre bene accetti, per farci un po’ sognare.
Erano tante le studentesse che hanno assistito alla mia “lezioncina” sulla comunicazione e sul mio lavoro all’Università Iulm dove mi ha invitato Eugenio Gallavotti ma dove insegna anche la mia amica Nicoletta Polla Mattiot ( ti prometto che in primavere vengo!). Finita la lezione si sono avvicinate entusiaste e mi hanno chiesto ” Come si fa ad entrare in questo mondo?” . Io ho risposto che se non si è ancora sicuri di che attitudine si ha, se per la comunicazione, il marketing o il giornalismo, occorre inserirsi con uno stage e capire qual è il tuo talento e poi andare in quella direzione. Spesso ragazzi che vengono da me a fare degli stage si scoprono negati per le pubbliche relazioni e abilissimi nell’usare Power Point. Un bravo imprenditore li mette nel contesto giusto, ma spesso le aziende della moda non sono così strutturate e quindi ci si trova a fare un po’ di tutto.
Questa sera tutti all’anteprima del film di Vanity Fair, io purtroppo non potrò esserci ma ieri sera Luca Dini che sarà protagonista era molto emozionato. Era al mio tavolo alla cena in via Mecenate per la raccolta fondi della Fondazione Ieo-Monzino, insieme ad Alessandro Calascibetta che ho scoperto essere un perfetto imitatore di Ornella Vanoni. La più bella della serata? Carla Cordiano vestita Valentino, che chic quella camicia con le maniche a sbuffo e le rose sono impazzita. La più sparkling? Paola Pollo con un abito aderente in paillettes nero, regalo di compleanno di Serena Tibaldi e Angelo Flaccavento (poi dicono che tra colleghi non ci si vuole bene..). Finalmente ho rivisto la mia bella Elisa Taviti che oggi festeggia 9 mesi del suo piccolino, mentre con Nilufar Addati abbiamo parlato di Renata la sua bassottina che me la mangerei di baci e che Paola Turani la vorrebbe fare incontrare con Nadine e Gnomo, di taglia nettamente più grande. Quel che è certo che oltre ai cani abbiamo anche parlato della cabina armadio di Chiara Ferragni e voglio vedere se anche quella di Paola sarà altrettanto grande ( mi ha detto che lei il lavatesta non ce l’ha…).
Chiudiamo con due buone notizie per noi milanesi, ma anche per l’Italia in generale. Che poi gli uomini se vogliono fare le cose si danno da fare. Diego Della Valle infatti restaurerà la facciata di Palazzo Marino, io ho subito pensato che dopo essere venuto ai Chi è Chi Awards a settembre per la premiazione di Gherardo Felloni deve essersi soffermato su qualche crepa e lui, che ama la bellezza, deve aver pensato che fosse un giusto investimento. Durante la conferenza stampa (Lucia e Mariacristina solo voi potevate organizzarla in un paio d’ore…) Mr Tod’s ha fatto tantissimi complimenti all’Assessora Alessia Cappello, tornata già operativa dopo la nascita della sua bambina, perchè i figli non sono un freno per fare le cose che ci piacciono e, spesso, il lavoro è una di quelle. L’altra buona notizia è che sparite le palme in piazza Duomo ci penserà Zegna a rifare il look di quelle aiuole, per i prossimi tre anni almeno. Il progetto sarà presentato ad aprile alla Design Week. Ho detto tutto? A no, volevo dire ad Alessandro Calascibetta che non ha ottenuto i biglietti di Elodie in vendita all’asta di Charity Stars ieri sera, però il suo contributo è stato importante anche perchè la racconta è arrivata a circa 380.000 euro. Dai Ale ti porto al concerto della Vanoni!