La storia di FILA si espande per oltre cento anni, ma il modo in cui FILA custodisce e coltiva i propri valori è straordinariamente attuale. Tutto viene raccontato e messo in atto al tempo presente, convogliando passato e attualità in un’unica visione lungimirante. Questo modo unico di fare è celebrato in FILA: Timelapse, un volume riccamente illustrato in uscita per Rizzoli il 19 marzo.
Ideato da Angelo Flaccavento, con la direzione artistica di Francesco Valtolina e una prefazione di Silvia Venturini Fendi, FILA: Timelapse ripercorre la storia di FILA attraverso sequenze dinamiche di immagini d’archivio, parole e campagne pubblicitarie. Storicamente, FILA è stato il primo marchio sportivo a passare dal campo da gioco al regno urbano e dello stile di vita – e da lì all’immaginario collettivo. Le stelle e i testimoni di questo cambiamento epocale furono gli atleti stessi: generosamente sponsorizzati, elegantemente vestiti e trattati con la riverenza riservata alle rockstar. Allo stesso tempo, anche il linguaggio pubblicitario di FILA, compreso il potente logo F-Box, è stato innovativo. Queste storie si dipanano lungo le pagine del libro seguendo un ordine istintivo invece che cronologico. Il risultato è un viaggio dinamico attraverso un fenomeno della moda e dello sport.
I testi mettono in luce la sequenza delle immagini, offrendo riflessioni sulla storia di FILA e sulla sua influenza culturale. Tra gli autori figurano gli scrittori Carlo Antonelli e Matteo Codignola, il filosofo Emanuele Coccia, i ricercatori Marta Franceschini, Michele Galluzzo e Lorenzo Ottone. Un secondo gruppo di testi comprende testi narrativi e poesie composti da scrittori – Charlie Fox, Silvia Calderoni, Jeph Burton, Rahim Attarzadeh – e artisti – Karl Holmqvist e HB Hoyo. Questi si concentrano sul valore e sul significato simbolico di capi iconici FILA come la polo di Björn Borg o la giacca da vela di Giovanni Soldini.